Coldiretti Ferrara: bandi Psr per investimenti nelle aziende agricole, un’alleanza per usare bene le risorse
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da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara
Sala Conferenze CCIAA gremita per la presentazione dei futuri bandi del Piano di Sviluppo Rurale. Coldiretti presenta l’alleanza con Emilbanca e CreditAgri Italia per dare tutti i supporti necessari alle imprese agricole per usare al meglio le risorse che saranno messe a disposizione del settore agricolo per rafforzare il tessuto produttivo.
Difficile districarsi tra i tanti meandri dei bandi pubblici, ed alla regola non sfugge più neppure il settore agricolo, con l’imperativo per le imprese di essere sempre aggiornate ed attente alle possibili opportunità di supporto pubblico, e di poter trovare interlocutori seri ed affidabili per intraprendere progetti da candidare all’intervento pubblico, come nel caso del piano di sviluppo rurale che da qui al 2020 mette a disposizione del settore agricolo e dei territori rurali quasi 1,2 miliardi di euro.
Cifra rilevante, che verrà destinata a tre macro temi, con 6 priorità e 66 operazioni alle quali potranno accedere imprese ed altri soggetti attivi nell’ambito agricolo, agroalimentare, territoriale.
Dopo i bandi per i neo imprenditori giovani, e quelli per l’agro ambiente (che hanno visto una partecipazione da record per gli agricoltori ferraresi, con oltre 400 richieste solo per i soci di Coldiretti), e quello per i gruppi operativi per l’innovazione (GOI), sono un via di emanazione anche quelli per gli investimenti nelle aziende agricole.
In vista probabilmente di metà aprile per poter presentare richieste formali di azioni di spesa, Coldiretti ha voluto dare in un affollato incontro presso la sala conferenze della Camera di Commercio, un importante segnale di attenzione a tutto quanto occorre fare per usare al meglio le risorse pubbliche, non sprecando l’occasione dei bandi ma neppure forzando la mano per ottenere contributi a scapito della sostenibilità complessiva economica degli investimenti.
E se il settore agricolo ed agroalimentare, ha ricordato il presidente della Camera, Paolo Govoni, è tra quelli che hanno mostrato le migliori performance anche in questi anni di crisi, elemento particolarmente importante per la nostra provincia, dove l’economia agricola ha un peso rilevante, occorre ponderare bene quello che si intende fare nella propria azienda, utilizzando tutti gli strumenti che sono già a disposizione delle imprese agricole nel sistema Coldiretti. Dalla possibilità di confrontarsi con i propri tecnici per calare all’interno delle regole dei PSR le proprie esigenze di crescita aziendale, alla consulenza finanziaria garantita da CreditAgri Italia, alle forme più opportune di accesso al credito, laddove necessario, utilizzando anche i prodotti presenti sul mercato ed indirizzati in particolare proprio al settore agricolo ed agli associati Coldiretti di cui ha dato informazione il direttore generale di Emilbanca, Daniele Ravaglia, dando conferma di voler crescere come istituto di credito nel nostro territorio, esaltando le capacità ed il tessuto agricolo ferrarese, sino alla vera e propria predisposizione delle domande e della documentazione necessaria.
Da Marco Baldon e da Alessandra Mariotti sono venuti gli spunti più tecnici, dopo che l’assessore Fusari, nel portare i saluti dell’amministrazione comunale, ha rilevato l’opportunità di cogliere gli aspetti legati all’ambito territoriale del PSR in connessione con la nuova legge urbanistica che si sta definendo a livello regionale, per evitare il consumo di suolo e rispondere comunque alle necessità di sviluppo e modernizzazione delle imprese agricole.
Alcuni aspetti in particolare da porre a memoria: non c’è più un riparto per aree provinciali, i nuovi bandi sono unici regionali; sono previsti punteggi preliminari per poter presentare domanda; le aziende interessate devono essere iscritte alla CCIAA ed all’anagrafe regionale ed in regola con la situazione contributiva, potendo presentare domanda come singola impresa o anche in forma associata, come comunione o altra forma associativa; avere una minima “dimensione economica” o standard output; effettuare investimenti oltre certe soglie minime di spesa (da 10.000 a 20.000 euro a seconda della localizzazione geografica). Le spese ammissibili, che dovranno essere effettuate esclusivamente dopo aver presentato domanda, possono riguardare sia costruzioni o ristrutturazioni di immobili, sia realizzazione di impianti produttivi, sia macchinari, con particolare riguardo a quelli in grado di ridurre l’impatto dei mezzi chimici nell’ambiente, la vendita diretta delle produzioni aziendali, sino ad investimenti immateriali quali licenze, programmi software e simili o voci di spese connesse ai precedenti investimenti come onorari professionali, studi di fattibilità, indagini di mercato e dovranno essere valutate anche in relazione all’appartenenza ad una OP di settore e quindi alla soglia di spesa da effettuare che potrà essere convogliata o nei piani operativi o appunto nel PSR.
Gli aiuti saranno nell’ordine del 40% della spesa ammissibile per imprenditori in zone normali e del 50% della spesa per i giovani imprenditori o per le imprese nelle aree svantaggiate.
Ovviamente sono previste graduatorie per assegnare le risorse ad uno dei cicli di bandi (per il primo che presumibilmente si aprirà nel mese di aprile, sono previsti oltre 23 milioni di euro), e quindi una serie di punteggi che derivano sia dalle caratteristiche aziendali che dal tipo di progetto messo a punto.
La sollecitazione più volte ripetuta e ripresa dal presidente provinciale di Coldiretti, Sergio Gulinelli, è stata dunque quella di acquisire tutte le informazioni utili, di confrontarsi con i propri referenti tecnici negli uffici di zona, e di non temere di dover costruire e condividere con altri le proprie idee ed i propri progetti, ma anzi di trovare davvero occasione per fare una analisi attenta e completa di tutti gli aspetti, compresi quelli relativi alla leva finanziaria della quale CreditAgri Italia, può essere un autorevole interlocutore. Matteo Sembianti, responsabile per l’Emilia Romagna di questo ente, ha ricordato che si tratta di uno strumento specializzato, voluto fortemente e con lungimiranza da Coldiretti da diversi anni per poter dare ai propri soci una migliore comprensione delle dinamiche finanziarie aziendali oltre che per poter agire nella prestazione di garanzia (anche a prima richiesta e con il fondo di garanzia ISMEA).
In chiusura il direttore della federazione, Claudio Bressanutti, ha ribadito l’impegno di Coldiretti Ferrara per essere a fianco delle imprese e dare tutto il supporto necessario in questi momenti particolari dove si decide probabilmente il gradiente di sviluppo delle aziende agricole con partner seri e di comprovata esperienza, dando appuntamento alla seri di ulteriori incontri che si terranno nei prossimi giorni in tutto il territorio provinciale, a partire da venerdì 11 marzo, alle 20.30 a Mezzogoro, alla sala del teatro, per concludersi entro il mese di marzo.
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COLDIRETTI
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