da: Gruppo M5S Comacchio
A Manrico Mezzogori piace molto comparire sulle pagine della stampa e sui mezzi di informazione, è rimasta celebre la sua nobile scalata al campanile del Duomo di Comacchio per difendere le piante abbattute in via Giorgione che dopo quattro anni hanno visto assolti tutti i responsabili.
Ma questa volta l’esercizio di arrampicarsi sugli specchi rischia di mostrare a tutti e per sempre la sua vera essenza di personaggio abile a mostrarsi sui media, ma anche di costruire una carriera sulle cause perse che, nel caso della pineta summenzionata, potrebbe costare cara al Comune quindi a tutti noi. Partiamo dal fatto che ad oggi il Protocollo di Intesa firmato tra Provincia di Ferrara e Comune di Comacchio può portare ad un accordo Territoriale che impieghi risorse nel nostro territorio tali da rimettere in ordine la situazione idrogeologica tanto cara a Manrico: la cosa importante è che questo strumento pubblico-privato che prevede la riqualificazione e la realizzazione di nuove strutture ricettive, di cui ne consegue nuova prospettiva occupazionale, potrà divenire efficace solo dopo che saranno assicurate le risorse economiche per i lavori di messa in sicurezza idraulica da parte degli Enti Pubblici che le realizzeranno.
Rispetto alla ricollocazione del comparto scolastico dell’Ex “Enaoli” si è già detto varie volte, ma verrà poi ribadito ancora, che l’idea è di costruire un nuovo plesso moderno a Comacchio nell’ambito di un disegno complessivo che miri contemporaneamente a restaurare tutta l’area dell’Ex Fortezza.
Mentre per i progetti che caratterizzeranno le varie iniziative del Contratto di Sviluppo sarà ovviamente discriminante la qualità e la sostenibilità dei progetti stessi in ordine a parametri che li rendano capaci di realizzare una migliore redistribuzione della redditività attraverso anche l’analisi di un bilancio sociale che anch’esso dovrebbe essere caro al prode Scalatore. Ma le considerazioni che vengono fatte sui giornali sia da Mezzogori, sia da altri, sono purtroppo tutte rivolte al passato ed in nessuna si chiama la Cittadinanza ad esprimersi rispetto ad una prospettiva di sviluppo che miri nel contempo a ridefinire Comacchio come un territorio competitivo e affidabile dal punto di vista amministrativo.
Il vero punto è questo: le polemiche non servono a mettere in discussione i progetti che verranno realizzati ma che tutto ciò possa avvenire sotto il governo di un Sindaco, di una Giunta e di una Maggioranza che non hanno Padroni e Committenti, se questo avverrà sarà un buon esempio di come la Rivoluzione pacifica sia possibile oltre a decretare la fine politica di quelli che, come Manrico, ci hanno portato fin qui in queste condizioni.
Movimento 5 Stelle Comacchio
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