Caro scrittore di lettere a Babbo Natale,
spero che tu non sia stato uno di quelli che ha compilato una lista infinita di cose che poi, quel povero vecchio, avrebbe dovuto cercare-trovare-portarti.
Facendo così infatti lo avresti paragonato a un autista sfruttato che, a bordo del suo furgone scassato, va sempre in giro stressato a portar un pacco da altri ordinato.
Facendo così avresti pensato solo a te stesso e non a lui.
In un certo modo, facendo così è come se tu avessi accettato le cose come le hanno decise altri, quei pochi che non vogliono che le cose cambino perché così possono controllare quei tanti che non fanno niente per cambiarle.
Dal momento che gli hai spedito una lista, se vuoi, potresti rimediare preparando una tua lista di oggetti o di pensieri da regalare a chi non se lo aspetta; sono sicuro che anche tu sei capace di sentire i pensieri degli altri.
Spero, invece, che tu sia uno di quelli che si è preoccupato di come sta Babbo Natale, che gli abbia scritto di ciò che ti piacerebbe essere, di quello che ti piacerebbe fare e anche di quello che ti piacerebbe avere.
Spero che tu gli abbia parlato di ciò che immagini perché io credo che a lui piaccia ascoltare le visioni e le speranze di chi è in cerca di un bel futuro.
Spero che tu ti sia affidato a lui come se riflettessi su come soddisfare i bisogni e avverare i sogni… tuoi e di chi ti sta a cuore.
In un certo senso, facendo così è come se tu, non accettando le cose così come le hanno decise gli altri, dimostrassi di aver capito che la costruzione di un futuro diverso dipende anche da te.
A questo proposito, ti voglio ricordare una cosa banale e talmente evidente che spesso tutti se ne scordano, soprattutto noi grandi: tutte le cose non sono sempre state così come sono adesso, ieri erano diverse e lo saranno anche domani.
Sono stati altre bambine, altri bambini, altre donne e altri uomini a cambiarle.
Saranno altre bambine, altri bambini, altre donne e altri uomini a cambiarle.
Le cose potranno peggiorare ma, se vogliamo, potranno anche migliorare.
Basta solo che ognuno ci metta un poco del suo, insieme al poco degli altri; così il poco di ognuno potrà diventare il tanto di tutti.
Anche tu puoi farlo, sia che tu abbia scritto una lettera a Babbo Natale, a un’altra persona o che tu non l’abbia fatto.
Ricorda però: leggi solo se vuoi perché questi sono consigli e non LEGGI.
Per immaginare il futuro usa la tua testa, e quando c’è qualcosa che non va e lo si deTESTA… vai: conTESTA e proTESTA.
Altre volte, per realizzare le tue idee, avrai bisogno delle tue MANI e di quelle degli altri; capirai che se si resta uMANI, ogni giorno sarà una bella festa e allora tu vai: MANIfesta.
È indispensabile che, nelle cose che fai, tu ci metta il CUORE, non farlo mai a malinCUORE perché, se ci metterai passione, stai sicuro che farai sentire agli altri il tuo stesso battiCUORE.
Spero che Babbo Natale o qualche altra persona abbia esaudito i tuoi desideri altrimenti, non avvilirti: scrivi di nuovo anche dopo Natale e perfino d’estate, fino a quando non riuscirai a capire che anche tu puoi rendere veri i tuoi sogni.
Ti saluto e ti auguro di non diventare mai un raPACE ma di cercare, dentro di te, la PACE; dopo che l’hai trovata, portala in regalo a chi ti PiACE perché sono sicuro che anche tu ne sei caPACE.
Buone Feste a te anzi Buone Teste a tutti per tutto l’anno
Sostieni periscopio!
Mauro Presini
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