di Federico Di Bisceglie
In questi giorni, le cronache locali hanno riempito le pagine dei quotidiani con statistiche sull’inquinamento ambientale e sulla scarsa qualità della vita nella nostra città, classificatasi al sessantacinquesimo posto in Italia.
Sebbene Ferrara sia un ‘paradiso’ per quanto riguarda le piste ciclabili e le zone a traffico limitato e i valori dei Pm10 nell’aria stiano rientrando, ciò che in realtà manca è altro. Tanto a Ferrara quanto in tutto il resto della nostra penisola. Manca la cultura, manca la cultura del rispetto di tutto ciò che ci circonda, dell’ambiente in cui viviamo.
Fino a che si continuerà ad avere una percentuale di sette italiani su dieci che per spostarsi per motivi lavorativi quotidianamente utilizza come mezzo di trasporto l’automobile non ci potremo lamentare. Finché non ci saranno controlli adeguati e misure efficaci, non solo per contrastare, ma per prevenire il fenomeno dell’inquinamento ambientale, non avremo alcun diritto di lamentarci.
Purtroppo in Italia non si è ancora capito che violentando l’ambiente si violenta noi stessi, perché il paesaggio, l’ambiente in cui noi viviamo, condiziona inevitabilmente la qualità della vita dei singoli individui. Perciò abbiamo l’obbligo di rispettare tutto ciò che ci circonda. Non si tratta necessariamente di essere ambientalisti, si tratta di aver sviluppato un vero e proprio senso civico, nulla di più.
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