Mercoledì a Unife la cerimonia del Premio Internazionale Fassa Bortolo
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da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife
Mercoledì al Dipartimento di Architettura di Unife la premiazione, giovedì al Salone del Restauro la presentazione dei progetti vincitori
Mercoledì 26 marzo alle ore 18.30 a Palazzo Tassoni Estense, (via della Ghiara, 36), sede del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, si terrà la cerimonia di consegna del Premio Internazionale di Restauro Architettonico Domus Restauro e Conservazione Fassa Bortolo – Quarta edizione.
II Premio, ideato e promosso nel 2010 dall’Azienda Fassa Bortolo e dal Dipartimento di Architettura di Unife, in occasione del Ventennale della propria fondazione, nasce dalla volontà di premiare e far conoscere ad un ampio pubblico restauri architettonici che abbiano saputo interpretare in modo consapevole i princìpi conservativi, anche ricorrendo a forme espressive contemporanee, nei quali la comunità tecnico-scientifica si riconosce in modo ampio.
Il riconoscimento è indirizzato a premiare i neolaureati con i progetti elaborati come tesi di laurea, i progettisti e le imprese specializzate che hanno realizzato opere di restauro e che in questo settore rivestono importanti competenze imprenditoriali.
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Giovedì 27 marzo alle ore 10,30 all’interno del Salone del Restauro (Sala Diamanti – pad.6 della Fiera di Ferrara), si terrà la presentazione dei progetti vincitori e menzionati, che vedrà gli interventi di Francesco di Virgilio, Delegato alla Ricerca ed al Trasferimento Tecnologico di Unife e Diego Farina, Presidente Ordine degli Architetti, P. P. e C. della Provincia di Ferrara. Modererà Marcello Balzani, Responsabile Scientifico del TekneHub, Tecnopolo dell’Università di Ferrara, Piattaforma Costruzioni Rete Alta Tecnologia Emilia-Romagna.
A declamare le motivazioni della giuria sarà il Presidente di Giuria Giovanni Carbonara, Ordinario di Restauro Architettonico, Università Sapienza di Roma.
“Le candidature a questa quarta edizione del Premio – spiega Balzani – sono state oltre 100, provenienti per la maggior parte da paesi europei, ma anche da Sud America e Asia. Il progressivo aumento della partecipazione di concorrenti di provenienza non italiana, rispecchia un sempre più diffuso interesse verso la conservazione degli edifici storici e inoltre sottolinea l’importanza che il Premio DOMUS Restauro e Conservazione ormai ricopre nell’ambito del restauro del panorama internazionale”.
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