Firmato ieri il Patto di Amicizia tra il Comune di Comacchio e il Comune di Nola
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da: ufficio stampa Comune di Comacchio
Comacchio e Nola, due realtà distanti 600 km, ma unite da un patrimonio storico e culturale comune, hanno firmato ieri un Patto di Amicizia dalla matrice internazionale e legato ai rispettivi riconoscimenti ricevuti dall’Unesco.
Entrambe le comunità, infatti, sono state da poco insignite dall’agenzia delle Nazioni Unite: Nola è diventata patrimonio orale e immateriale dell’umanità nel 2013 grazie alla tradizionale Festa dei Gigli in onore di San Paolino, santo co-patrono della città; il Parco del Delta del Po, di cui Comacchio è parte, invece, è stato riconosciuto nel 2015 riserva Mab (Man and the Biosphere), rientrando così nella vasta rete internazionale di parchi tutelati dall’Unesco nel mondo.
Il documento, sottoscritto ieri nella Sede Comunale della cittadina in provincia di Napoli dal Sindaco di Nola, Geremia Biancardi, e dall’Assessore alla Cultura del Comune di Comacchio, Alice Carli, descrive l’impegno delle due Amministrazioni nel potenziare gli scambi culturali, economici, industriali, ambientali ed educativi tra le due comunità al fine di creare nuove opportunità di sviluppo e di promozione del territorio. “La cooperazione tra le due Città – si legge, infatti, nel Patto – permetterà lo scambio di ‘buone pratiche’, la condivisione delle eccellenze dei territori e metterà in relazione e valorizzerà le diverse culture, consentendo quindi un maggiore sviluppo sociale, culturale ed ambientale”.
“È un momento storico per Comacchio perché si apre una collaborazione con una nuova Città che ha in comune con noi alcune importanti peculiarità – spiega l’Assessore Carli – ad accomunarci, infatti, non sono soltanto i riconoscimenti Unesco che ci permettono di tutelare il rispettivo patrimonio culturale e ambientale, ma ciò che ci unisce è anche la storia e quelle radici etrusche dalle quali sia Comacchio che Nola hanno ricevuto un’importante eredità che ancora oggi stiamo scoprendo con grande entusiasmo”. “Ciò che vogliamo costruire è, quindi, una collaborazione in funzione di finanziamenti che possono portare risorse da investire sul territorio – conclude – ma anche e soprattutto una collaborazione a livello umano che consenta l’interscambio di esperienze e relazioni”.
“Per noi comacchiesi è un’altra occasione importante di sviluppare rapporti che ci aiutino a confrontarci con nuove realtà e ci stimolino sempre di più a valorizzare ciò che il nostro territorio offre – ha concluso il Sindaco Marco Fabbri – come cita il Patto di Amicizia, le ragioni che hanno portato ai rispettivi riconoscimenti Unesco sono solo apparentemente diverse. Comacchio e Nola, infatti, hanno voluto mettere al centro del proprio percorso di crescita quei valori identitari che hanno permesso di tenere vivo il patrimonio storico, archeologico e culturale delle due comunità”.
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