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5 Dicembre 2015

Cose buone dal mondo

Tempo di lettura: 3 minuti


Ultimamente fra bombe, sparatorie e capi di stato che si urlano dietro come dei cafoni qui i fatti del giorno sono praticamente gli stessi ogni maledettissimo giorno.
E tutto è piuttosto noioso.
Allora ho deciso che oggi mi permetterò di consigliare a tutti un disco bellissimo ma poco citato.
Scopro infatti da un amico su fb che quest’album verrà ristampato e strombazzato come “uno dei grandi misconosciuti grandissimissimi album dei ’90”.
E in effetti, per una volta, questo strillo ha senso.

Brano: “Fat City” di Alan Vega, Alex Chilton, Ben Vaughn Album: “Cubist Blues” del 1996
Brano: “Fat City” di Alan Vega, Alex Chilton, Ben Vaughn
Album: “Cubist Blues” del 1996

E’ abbastanza strano come dal 1996 a oggi si sia depositata così tanta polvere sul’album in questione.
Non solo perché ci suonano dei pezzi relativamente grossi come Alan Vega, Alex Chiton e Ben Vaughn – quindi per chiunque sia un fan dei Suicide e/o dei Big Star e di Chilton in generale questa è roba che “fa saltare sulla sedia” (cit.) – ma perché è seriamente una delle cose più strane (e anche originali) che mi siano finite nelle orecchie.
Io sono un fan sia dei Suicide che di Chilton.
Di Chilton a livelli imbarazzanti, devo ammettere.
Ho comprato persino quel suo disco in cui canta “Nel blu dipinto di blu” col suo italiano farlocco.
Ma prima che me lo passasse un amico, non sapevo niente di questo “Cubist Blues”.
I nostri tre l’hanno registrato incredibilmente in due sessioni e l’hanno suonato dal vivo un paio di volte ma poi, all’epoca, tutto finì lì.
Solitamente gli accrocchi di nomi “famosi” tendono a funzionare male, a suonare un po’ posticci e di conseguenza a deludere.
Ma secondo me qui siamo di fronte a una delle poche eccezione che confermano la regola.
E da quando quel mio amico mi fece questo regalone non ho mai dimenticato di mettere il pezzo che apre il disco ogni volta che faccio un djset.
Ok, sono 8 minuti e a volte qualcuno mi cazzia.
Ma sono 8 minuti che corrono e quasi volano.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

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