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da: organizzatori

Un omaggio a Giorgio De Chirico, che all’odierna Città del Ragazzo fu ricoverato ai tempi in cui la struttura, tra il 1916 e il 1917, fu ospedale militare di riserva diretto dal medico chirurgo Gaetano Boschi. Il primo in Italia concepito per curare chi era affetto da nevrosi causate dalla guerra, anche se presto divenne modello di riferimento europeo. E del rapporto tra sanità militare e arte, con specifico riferimento a De Chirico e alla metafisica, si tratterà in 4 incontri paralleli alla mostra in corso fino al 28 febbraio a Palazzo Diamanti organizzati da Centro Studi Opera Don Calabria, Istituto di Storia Contemporanea e Ferrara Arte. Si comincerà domani (venerdì), alle 17, alla Città del Ragazzo, con Francesco Scafuri, responsabile dell’Ufficio Ricerche Storiche del Comune di Ferrara, che parlerà di ‘Ferrara nella Prima Guerra Mondiale’. Un’operazione ‘conoscenza’ della Villa Seminario nella storia, come spiega Rodolfo Liboni, referente per l’Opera Don Calabria, guardando in prospettiva. «Con l’istituto di Storia Contemporanea diretto da Anna Quarzi – conferma Liboni – abbiamo inoltrato un progetto al Ministero per creare un museo didattico permanente». I prossimi appuntamenti, tutti dalle 17 alle 19, alla Città del Ragazzo, saranno il 3 dicembre, con Paolo Sorcinelli, che si occuperà di testimonianze; 19 febbraio, con Adello Vanni, che tratterà di psichiatria di guerra, il 27 febbraio con Leonardo Raito, che si concentrerà sulla figura di Gaetano Boschi. Fino al 27 febbraio, alla Città del Ragazzo sarà accessibile la personale di Luciano Vannoni, che dallo studio di alcuni bozzetti in bianco e nero realizzati da De Chirico al tempo del ricovero, ha tratto tele ad olio. Al Mum (Museo Ugo Marano) di via Benvenuto Tisi da Garfalo, saranno presentati sabato 28 novembre, alle 18, i lavori eseguiti dagli studenti dell’Istituti Costa e Boiardo a conclusione del laboratorio creativo condotto dagli artisti Jean Pierre Duriez e Matteo Fraterno sul tema della metafisica.

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