da: ufficio stampa A.N.B.I.
ANBI HA PRESENTATO IL LIBRO DI D’ANGELIS “UN PAESE NEL FANGO”
“I consorzi di bonifica sono il braccio operativo dello Stato lungo una Penisola per la larga parte a rischio idrogeologico a causa del fatalismo, che permea la storia del nostro Paese, accompagnato anche da un certo cinismo politico.”
A dirlo è stato Erasmo D’Angelis, Direttore del quotidiano “L’Unità” (in precedenza Capo della Struttura di Missione #italiasicura), che ha presentato a Roma, per iniziativa dell’ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue), il suo libro “Un Paese nel fango”, edito da Rizzoli.
“In Italia – ha proseguito D’Angelis – sei milioni di cittadini vivono in aree ad alto rischio di frane ed alluvioni; interi centri abitati sono stati costruiti sopra corsi d’acqua, creando i presupposti per situazioni di grande pericolo in caso di forti piogge. Ora però possiamo scrivere insieme una pagina nuova per il nostro Paese.”
“Questo libro va letto – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – non solo per conoscere la preoccupante condizione del territorio italiano, ma per lo stupore dell’impegno civile di chi, entrato nella stanza dei bottoni, trova un’inaspettata situazione di abbandono, contro la quale già da anni noi ci battevamo. Oggi, finalmente, registriamo un’attenzione nuova della politica dopo che il Governo ha posto la sicurezza idrogeologica tra le priorità del Paese, destinando almeno un miliardo di euro all’anno per la manutenzione del territorio. I contenuti del libro hanno avuto anche l’apprezzamento del Presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, che ha sottolineato il ruolo cent! rale nella difesa della tenuta idrogeologica dei territori delle imprese agricole tutte e quelle zootecniche in particolare.”
“La carenza di finanziamenti, sicuramente ancora insufficienti – ha chiosato il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti – è stata ed è spesso una scusa per giustificare l’immobilismo, che ha caratterizzato per anni la prevenzione idrogeologica, dove i pochi soldi stanziati stazionavano però nei meandri della burocrazia. Oggi abbiamo creato una governance corretta, che finanzierà solo progetti definitivi ed anche il tanto atteso disegno di legge contro il consumo di suolo mi auguro sia entrato nella fase decisiva.”
Alla presentazione del libro sono intervenuti anche Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati; Chiara Braga, Responsabile Ambiente del Partito Democratico; Mauro Grassi, Direttore della Struttura di Missione #italiasicura; Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale.
LA PROVINCIA CINESE DI HENAN ALLA SCOPERTA DEI CONSORZI DI BONIFICA ITALIANI
Una delegazione del Dipartimento Agricoltura della Provincia cinese di Henan, guidata dal capoeconomista, Hu Ruozhe, si è incontrata a Roma con la struttura tecnica dell’ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue) per approfondire la conoscenza del sistema di gestione dell’irrigazione in Italia.
Il territorio di Henan, la più grande provincia della Cina centrale con circa cento milioni di abitanti, pur ubicata alla confluenza di 3 grandi fiumi, soffre di siccità per la carenza di piogge, limitate ai mesi di Luglio ed Agosto. Ciò nonostante, annualmente produce, ad esempio, 60 milioni di tonnellate di cereali grazie ad un sistema irriguo pubblico, di cui si sta però cercando di ottimizzare l’efficienza. Per questo, grande interesse è stato dimostrato per il sistema “esperto” Irriframe, voluto dall’ANBI grazie ad un software “made in Italy”, capace di produrre un risparmio fino al 30% nel fabbisogno idrico in agricoltura.
Altrettanto interesse è stato dimostrato dagli ospiti della Repubblica Popolare Cinese per il modello di “governance” della realtà dei consorzi di bonifica italiani, organi democratici di autogoverno del territorio ed esempio di federalismo fiscale applicato nel solco del principio costituzionale della sussidiarietà. Ultimo tema di confronto sono state le opportunità offerte dalle politiche comunitarie e nazionali (P.A.C., P.O.N., P.S.R.).
“La visita di questa delegazione cinese – ha commentato il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi – avvalora il ruolo internazionale assunto dai consorzi di bonifica italiani, la cui ricerca applicata è oggetto di studio ed attenzione all’estero, a testimonianza di un modello organizzativo efficiente e di grande modernità.”
LOMBARDIA – ISIL AL GIS DAY
Il GIS Day 2015 (evento mondiale per diffondere le tecnologie GIS – Geographic Information Systems tra Istituzioni, enti, aziende, università e scuole) ha visto, anche in Italia, la presenza di manifestazioni diffuse su tutto il territorio nazionale.
A Milano, la giornata si è tenuta nella sede del “Dipartimento di Scienze Ambiente e Territorio e Scienze della Terra” dell’Ateneo di Milano – Bicocca, dove è stato organizzato un convegno per presentare i lavori e le ricerche resi possibili grazie agli strumenti di cartografia digitale. Anche ANBI Lombardia utilizza strumenti GIS nell’ambito del Progetto ISIL – Indagine sui Sistemi Irrigui della Lombardia, finanziato dalla Regione; al GIS Day 2015 è stato esposto il lavoro di raccolta e sistematizzazione dei dati sul sistema irriguo della pianura lombarda.
La manifestazione ha registrato una notevole presenza di pubblico variegato, che ha permesso di far conoscere ed apprezzare il Progetto ISIL anche al di fuori del mondo dei consorzi di bonifica ed irrigazione.
EMILIA-ROMAGNA – BILANCIO IRRIGUO: VITALI LE DISTRIBUZIONI CONSORTILI D’ACQUA
Sono esattamente 72,509 i milioni di metri cubi di acqua, che il Consorzio di bonifica di Piacenza (con sede in città) ha erogato con continuità al comparto agricolo del piacentino per contrastare, nel 2015, una delle più intense siccità degli ultimi anni, causata soprattutto dal Luglio ed inizio di Agosto più afosi degli ultimi 150 anni: 45 giorni ininterrotti senza precipitazioni piovose degne di menzione particolare e temperature superiori di 4 gradi rispetto alle medie del periodo. L’ente consortile piacentino, oltre a rendere efficiente la rete distributiva irrigua con una manutenzione capillare dei canali artificiali in pianura e g! razie all’eccellenza rappresentata dai numerosi acquedotti rurali montani, ha offerto un essenziale rifornimento d’acqua attraverso l’attività delle 2 dighe, che ha in gestione: Mignano e Molato. In Val Tidone i numeri parlano chiaro: l’area irrigata dalla diga del Molato comprende ben 13.000 ettari con un accumulo massimo, possibile nell’invaso, pari a 9 milioni di metri cubi d’acqua; in Val d’Arda, l’estensione territoriale interessata è addirittura superiore ed arriva a 14.000 ettari con oltre undici milioni di metri cubi invasati. Da ora, inoltre, l’agricoltore piacentino ha uno strumento pratico in più: la possibilità reale di calcolare, attraverso la app gratuita e scaricabile IRRIVOICE voluta da ANBI, l’esatto volume d’acqua, necessario per il proprio terreno. Questi sistemi innovativi, integrati con il nuovo sistema WEBGIS ideato dall’ente consorziale piacentino, dimostrano come la Bonifica riesca a fornire importanti rilevazioni statistiche e strumenti concreti per migliorare la vita degli agricoltori e dell’intera comunità.
TOSCANA – PIU’ACQUA, PIU’ EFFICIENZA D’USO
“Il valore dell’acqua di qualità come elemento di valorizzazione di un prodotto agricolo probabilmente non è ancora compreso”: è la conclusione di un lavoro di analisi sui dati dell’irrigazione, condotto dall’Università di Firenze e presentato nell’incontro “L’invaso di Montedoglio per un sviluppo ecocompatibile della Valdichiana” organizzato dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo).
L’obbiettivo del convegno era quello di sviluppare un progetto volto ad incrementare l’irrigazione per qualificare le produzioni agrozooteniche della Valdichiana, utilizzando la grande disponibilità di risorsa idrica dell’invaso di Montedoglio e valorizzandole tramite certificazione WF-ISO 14046 (water footprint).
Prima dell’arrivo dell’acqua di Montedoglio, l’approvvigionamento dell’acqua, sempre autonomo, avveniVA in gran parte da piccoli invasi aziendali (68%), pozzi (22%) e corsi d’acqua (10%), ricorrendo a pompe per la messa in pressione. Ora invece i prelievi vengono misurati. Usare l’acqua di Montedoglio è un vantaggio non soltanto per la qualità (è quasi del tutto esente da nitrati e altri inquinanti come le atrazine), ma anche perché evita il depauperamento ambientale visto che in Valdichiana sono presenti circa quarantamila pozzi. L’importante è che gli agricoltori operino una rivoluzione colturale e culturale e venga dato loro il supporto tecnico e scientifico necessario: l’ente consorziale è pronto ad accettare la sfida.
GARGANO: “L’IRRIGAZIONE E’ AL SERVIZIO DEL TERRITORIO, NON SOLO DELL’AGRICOLTURA”
“Questo e’ un bel giorno per ANBI”: con queste parole, il Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela territorio ed Acque Irrigue, Massimo Gargano, ha espresso soddisfazione per gli esiti del convegno organizzato da ANBI Piemonte a Mondovi’ sul tema “Gestione delle acque e tutela del territorio”.
Una sala gremita ha fatto da cornice alle sue parole, che hanno sottolineato il particolare ruolo svolto dai consorzi irrigui piemontesi, che ogni giorno offrono un fondamentale contributo alle comunita’ locali nella valorizzazione del territorio e nella difesa del suolo.
“Il modello di sviluppo vincente – ha proseguito Gargano- è quello che punta sull’agroalimentare, valorizzando l’irrigazione ed il risparmio della risorsa idrica . Come evidenziato anche da EXPO , il cibo è irriguo, permettendo di aumentare la competitivita’ non solo in agricoltura, ma anche nei settori del turismo e delle infrastrutture. In questa direzione, il progetto dell’Invaso di Serra degli Ulivi permettera’ non solo di valorizzare il settore agroalimentare, ma potrà diventare elemento strategico per preservare la risorsa idrica per tutto il territorio cuneese, incentivando la produzione idroelettrica e le attivita’ legate al tempo libero.”
TOSCANA – SI LAVORA PER RIPARARE
Il Consorzio di bonifica 5 Toscana Costa (con sede a Venturina, in provincia di Livorno) ha fatto il punto sui lavori in corso a qualche settimana dall’evento alluvionale, che si è abbattuto sui comuni di Piombino, Campiglia Marittima e San Vincenzo: si sono completati gli interventi di somma urgenza per la funzionalità dell’impianto idrovoro in località Pianacce ed il prosciugamento delle aree agricole allagate nei comprensori piombinesi di acque basse di Torraccia e Rinsacca; ultimati i lavori di riparazione di una rotta arginale sul canale Orientale, in località Mulinaccio di San Vincenzo.
L’ente consortile, grazie ad un finanziamento dell’Amministrazione Provinciale di Livorno ha inoltre attivato 3 interventi relativi a rotte e cedimenti arginali: nel comune di Bibbona, sui fossi Tane e Sorbizzi; nel comune di Piombino, sul fosso Cagliana e Rocchio; sui corsi d’acqua Corniaccia Nord, Fossa Calda e Rocchio in comune di Campiglia Marittima. Si stanno eseguendo interventi anche sul corso d’acqua Rio Salivoli (in comune di Piombino), che ha riportato gravi danni all’indomani dell’evento meteorico di fine Ottobre monitoran! do, congiuntamente al Comune di Piombino, le opere idrauliche presenti ed avanzando contestualmente, alla Regione Toscana, richieste di finanziamento per redigere uno studio sugli interventi di sistemazione necessari a scala di bacino idrografico.
EMILIA-ROMAGNA – PREVENZIONE IN VISTA DELLE PIOGGE
E’ ormai in dirittura d’arrivo l’impegnativa opera di prevenzione del rischio idraulico che il Consorzio di bonifica Renana (con sede a Bologna) ha messo in campo a tutela degli abitati confinanti col torrente Martignone. Si tratta di lavori straordinari per la messa in sicurezza di un rio con andamento tipicamente torrentizio che, appena un anno fa, diede molte preoccupazioni a causa di un serio rischio esondazione; è uno dei principali affluenti del torrente Samoggia, in carico al Servizio Tecnico di Bacino Reno, ma gestito dall’ente consortile, che esegue le manutenzioni ordinarie e straordinarie in virtù di una convenzione.
Nel dettaglio si sta eseguendo un intervento di risezionamento e di sistemazione delle frane lungo gli argini del Martignone.; lo scopo è quello di ripristinare integralmente la sua capacità idraulica per ottenere la massima funzionalità in caso di alluvione. Da sottolineare che i sedimenti, che si sono accumulati nei più recenti 40 anni, hanno ridotto l’alveo del corso d’acqua e sono in via di rimozione per una lunghezza di quasi otto chilometri.
L’ente consorziale ha investito in quest’opera circa centotrentamila euro.
CALABRIA – L’ALLARME ACQUA RIPROPONE L’URGENZA DELLA DIGA DEL MELITO
L’allarme del Sindaco della città capoluogo della Calabria, Sergio Abramo, sulla situazione critica della condotta Alli-Santa Domenica, che assicura l’acqua potabile a Catanzaro, ripropone la grande attualità del rifinanziamento e del completamento della diga di Gimigliano sul fiume Melito. Di questo ne è sempre più convinto il Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese. La realizzazione del bacino consentirebbe di superare tutti i problemi di approvvigionamento idrico non solo della città di Catanzaro, ma influirebbe in modo determinante sull’approvvigionamento idropotabile della Calabria Centrale, che oggi si basa su un articolato ! sistema acquedottistico alimentato da pozzi, invasi artificiali, sorgenti e derivazioni fluviali, che complessivamente ammontano a oltre millesettecento litri al secondo medi annui, corrispondenti a circa cinquantacinque milioni di metri cubi all’anno. Basti pensare che la Diga Melito può da sola invasare 80 milioni di metri cubi di acqua annui! Il completamento di tale manufatto dovrebbe essere una priorità all’interno del piano per un efficiente sistema idrico in una zona importante della regione, che invece presenta forte criticità nell’approvvigionamento dell’acqua. Va infine ricordato che la dismissione dei campi-pozzi ubicati in prossimità della costa, non esenti da problemi gestionali, da cospicui oneri legati al consumo di energia elettrica e da vulnerabilità correlata all’antropizzazione dei bacini idrologici di riferimento, potrebbe determinare un deficit idrico di ben 22 milioni di metri cu! bi di acqua. L’ente consortile (con sede a Catanzaro) , attraverso il proprio Ufficio Tecnico, ha predisposto gli atti progettuali di revisione dell’opera e quindi è nelle condizioni di riappaltare l’opera.
EMILIA-ROMAGNA – UN PONTE CHE UNISCE
“La buona notizia è che oggi la nostra comunità ha un nuovo ponte largo ben 12 metri e frutto della collaborazione tra il Consorzio di bonifica Emilia Centrale ed il nostro Comune”: parole del Sindaco di Novellara nell’annunciare la conclusione dei lavori per la ristrutturazione del manufatto, in località Sculazzo, oltrepassante il Collettore Acque Basse. La collaborazione tra Amministrazione Comunale ed ente consortile (con sede a Reggio Emilia) è stata formalizzata in un’apposita convenzione dopo che nel 2012 si erano ulteriormente aggravate le condizioni del ponte. La realizzazione della nuova opera e degli interventi di consolidamento, sotto il vincolo architettonico della Soprintendenza ai Beni Culturali d Bologna, ha comportato una spesa di 2! 00.000 euro, finanziati dal Comune di Novellara.
PUGLIA – ASSESSORI REGIONALI AL CdA DEL CONSORZIO
“Il Consorzio di bonifica Capitanata è centrale per lo sviluppo socio-economico della provincia di Foggia; è uno dei presidi di maggiore importanza per il territorio, non solo per l’agricoltura ma anche per la difesa idrogeologica”: di questo è convinto l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia intervenuto, a Foggia, al Consiglio di Amministrazione dell’ente consortile unitamente all’Assessore Regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese.
“La valorizzazione e la messa in efficienza del sistema delle Bonifiche in Puglia sono obiettivi prioritari dell’Amministrazione Regionale e in questo ambito saranno responsabilizzate le Organizzazioni Professionali Agricole per ridurre l’asimmetria che esiste tra i consorzi di bonifica del Nord e del Sud della Puglia. ” ha sostenuto l’assessore Di Gioia.
E’ stato anche annunciato che l’Amministrazione Regionale ha intenzione di inserire, nel Masterplan per il Sud, la manutenzione straordinaria di tutta la rete irrigua consortile.
LOMBARDIA – FOLLI RICONFERMATO PRESIDENTE ANBI LOMBARDIA
Durante l’assemblea regionale, riunitasi a Cremona, Alessandro Folli è stato riconfermato, per acclamazione, alla Presidenza di ANBI Lombardia, che raggruppa 12 consorzi di bonifica, 5 consorzi di 2°grado e di regolazione dei laghi, nonchè altri enti operanti nella salvaguardia del territorio.
Elide Stancari, già componente del Comitato Direttivo, è stata invece nominata alla Vicepresidenza.
“ANBI Lombardia è cresciuta molto nell’ultimo periodo e la recente esperienza di Expo 2015 ha messo in luce l’impegno della struttura – ha affermato Folli, che è anche Presidente del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi, con sede a Milano -Questa riconferma ci permetterà di lavorare in continuità e di proseguire in modo spedito quanto già avviato, tra cui anche il progetto La Civiltà dell’Acqua in Lombardia relativo alla candidatura per l’inserimento dei principali impianti idraulici lombardi nel patrimonio mondiale UNESCO.”
VINCENZI E GARGANO IN SARDEGNA
Il Presidente, Vincenzi ed il Direttore Generale ANBI, Gargano, interverranno nella mattinata di giovedì 26 Novembre p.v. al convegno “MASTERPLAN PER IL SUD. Opportunità per l’isola, il moderno ruolo dei Consorzi di Bonifica sardi in un modello di sviluppo sostenibile”, che si terrà nella Sala Congressi del Banco di Sardegna a Cagliari. L’organizzazione è a cura dell’ANBI isolana.
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