da: organizzatori
L’Accademia Nazionale di San Luca di Roma in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico hanno il piacere di rendere nota la presentazione dei volumi “Giorgio de Chirico. Catalogo generale, volumi 1 e 2” e “Alceste: una storia d’amore ferrarese. Giorgio de Chirico e Antonia Bolognesi” di Eugenio Bolognesi, Maretti Editore. Intervengono: Francesco Moschini, Concetto Pozzati, Paolo Picozza, Fabio Benzi, Giorgia Chierici, Katherine Robinson, Eugenio Bolognesi, Maria Paola Poponi L’evento avverrà giovedì 29 ottobre 2015 alle ore 17.30
Con i primi due volumi del Catalogo generale di Giorgio de Chirico, pubblicati da Maretti Editore nel 2014 e nel 2015, a cui farà seguito un terzo previsto per il 2016, la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico rende pubblico l’esito di un sistematico lavoro di riconoscimento di opere autentiche e archiviazione per integrare, in modo talvolta sostanziale, la corretta conoscenza dell’opera complessiva del Maestro e per offrire agli amatori, studiosi ed esperti del Grande Metafisico uno strumento utile di consultazione e comparazione, finalizzato a far conoscere un cospicuo materiale, riprodotto a colori e in bianco e nero. L’acquisizione di un numero così significativo di opere, molte inedite o pressoché ad oggi sconosciute nell’ambito scientifico della ricerca, rappresenterà sicuramente un forte stimolo al progresso degli studi sul Pictor Optimus. Il primo volume, dedicato a 450 opere dell’artista realizzate dal 1912 al 1976 e riconosciute come autentiche, include un saggio introduttivo di Claudio Strinati e una presentazione di Paolo Picozza, Presidente della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico. Il secondo volume raccoglie un insieme di altre 478 opere del Maestro ritenute autentiche dalla Fondazione. Come per il primo, si tratta di opere non pubblicate nella catalogazione originaria a cura di Claudio Bruni Sakraischik (1971-1987). Tra i dipinti, acquerelli e disegni presenti nel volume, molte le opere sconosciute al grande pubblico in quanto appartenenti a collezioni private. Scrive Fabio Benzi nel suo saggio introduttivo: “Con questo volume il catalogo generale di de Chirico presenta a questo punto una messe di opere se non completa, che almeno si avvia alla completezza, documentando con un liber veritatis un percorso geniale ma concettualmente difficile, che solo la completezza di accenti può svelare nella sua reale grandezza”. Il secondo volume include anche il testo, pungente e ironico, dal titolo Il mestiere del pittore scritto da Giorgio de Chirico nel 1933.
Un inedito de Chirico portato alla luce dal ritrovato carteggio amoroso datato 1919 tra l’artista e Antonia Bolognesi, la mitologica Alceste – la moglie ideale; un prezioso affresco letterario nel quale vere pennellate d’autore dipingono incontri con i personaggi dell’epoca e personalità artistiche, ponendo l’accento su nuovi strumenti di indagine e di analisi critica della figura intima e sociale del Pictor Optimus. Un centinaio di lettere di Giorgio de Chirico alla fidanzata Antonia Bolognesi, conosciuta nell’autunno del 1917 e frequentata durante il suo soggiorno ferrarese come scritturale nella “Ferrara delle sorprese” (1915-1918), rivelano una nuova prospettiva in cui contestualizzare l’evoluzione pittorica del Maestro di Volos. Durante il suo soggiorno nella città metafisica per eccellenza, egli non fece che esaltare le vie, le strade, le mura dalle “splendide apparizioni di spettralità e bellezza sottile”. La svolta che la sua opera prenderà poi a Roma nel 1919, dalla metafisica alla classicità, sarà testimone di questa lunga “relazione epistolare” che da questo momento vede il suo inizio. Il carteggio, ritrovato dal pronipote dell’amata (Eugenio Bolognesi) mette in luce un rapporto sentimentale finora completamente sconosciuto. Alceste: una storia d’amore ferrarese include, oltre ai testi di Fabio Benzi, Eugenio Bolognesi, Victoria Noel Johnson, Paolo Picozza, la trascrizione integrale di 125 documenti, 104 lettere e cartoline di Giorgio de Chirico indirizzate ad Antonia Bolognesi, numerose fotografie d’epoca e copie anastatiche dei manoscritti.
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