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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Le domande di fondo: giustizia e vendetta, rispetto e sopraffazione

Prosegue martedì 27 ottobre, dalle 15 alle 18 a Palazzo Bonacossi, il ciclo di seminari sulla violenza di genere e sulle relazioni dalla prospettiva degli adolescenti.
Dopo l’appuntamento del 6 ottobre scorso, dedicato alla violenza tra i partner nelle coppie di giovanissimi, questa volta ricercatori ed esperti si interrogheranno su ciò che i ragazzi vivono nei luoghi d’incontro, incominciando dalla scuola per poi spaziare verso i contesti informali.
Ma che cosa è violenza agli occhi degli adolescenti e in che misura questa può essere tollerata o, eventualmente, legittimata come strumento di risoluzione dei conflitti interpersonali? E come questo entra nella capacità di riconoscerla quando riguarda un uomo e una donna che non hanno un legame affettivo, in quelle brutte vicende che per la legge sono violenze sessuali e per tanta parte dell’opinione pubblica, purtroppo e ancora, sono la conseguenza delle provocazioni femminili?
Anche a questo prova a dare risposta la ricerca condotta, nel maggio 2014, in otto scuole e un centro di formazione professionale cittadini, attraverso un questionario somministrato ad oltre 700 giovani di 16-18 anni.
L’indagine è stata curata dal Comune di Ferrara (Ufficio Diritti dei Minori, Osservatorio Adolescenti) insieme a Centro Donna Giustizia, Movimento Nonviolento e Centro di ascolto uomini maltrattanti di Ferrara, nell’ambito del progetto “Violenza di genere e rete locale”, attivo dal 2013 per rafforzare le collaborazioni tra tutti i soggetti impegnati nella prevenzione e contrasto della violenza di genere.
Dopo la presentazione dei dati a cura di Elena Buccoliero (Ufficio Diritti dei Minori, Comune di Ferrara), Federico Malavasi, della redazione locale del Resto del Carlino, condurrà una tavola rotonda nella quale si confronteranno Monica Borghi (Centro Donna Giustizia), Nicola Corazzari (Centro di ascolto uomini maltrattanti Ferrara), Giordano Barioni (Città del Ragazzo) e Alberto Urro (Promeco).
L’intervento conclusivo è affidato a Lamberto Bertolè, autore di una lunga e approfondita riflessione sul lavoro educativo con gli adolescenti raccolta nel volume “Il miele e l’aceto”, ed. Novecento, 2015.
Lamberto Bertolè insegna in un liceo milanese ed è anche tra i fondatori di Arimo, una cooperativa sociale che gestisce anche alcune comunità educative per adolescenti allontanati dal nucleo familiare o che hanno in corso un procedimento penale.
Il ciclo terminerà il 10 dicembre, sempre a Palazzo Bonacossi dalle 15 alle 18, per parlare di atteggiamento verso l’omosessualità e di omofobia tra i giovani ferraresi.

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