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da: Ufficio Stampa M5S Ferrara

L’episodio delle scritte apparse sugli scalini di marmo del duomo è un atto vandalico che va condannato senza sconti, né giustificazione alcuna. Il sospetto è che la scelta della cattedrale da parte dei vandali imbrattatori non sia casuale, ma conseguenza di uno scontro che ormai è innegabile esista tra il vescovo Negri e diversi strati della società civile ferrarese, non solo giovanile. Uno scontro destinato ad alzarsi se il Comune dovesse procedere nella realizzazione della recinzione con catene del sagrato del duomo, il cui progetto è stato già abbozzato e del quale, con richiesta di accesso agli atti, stiamo aspettando le specifiche relative alla spesa stimata circa in 30mila euro; cifra che in una città in perenne sofferenza economica dovrebbe avere ben altre destinazioni.
Ma se la risposta al progetto di alzare barriere, sul quale ci siamo già più volte espressi, resta nelle mani di qualche minus habens imbrattatore è evidente che il messaggio che passa diventa distorto e negativo. Lo sperpero di soldi pubblici da parte del potere laico della città va fermato adesso e l’unico modo per farlo nella maniera più corretta e democratica è quello di rimandare la decisione ai cittadini, i veri e unici proprietari delle piazze di Ferrara. Per questo il Movimento 5 stelle ha promosso una petizione popolare, strumento di democrazia diretta, per fermare questa inutile e costosa opera. La raccolta firme è partita il 24 ottobre presso il consueto banchetto 5 stelle del sabato pomeriggio e proseguirà per alcune settimane, oltre che ai banchetti, anche in altre occasioni di incontro.

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