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Le stagioni teatrali ferraresi sono alle porte oppure sono appena iniziate, il teatro Comunale Claudio Abbado, il teatro Off (al Baluardo del Montagnone di via Alfonso I d’Este) e il teatro Comunale De Micheli di Copparo: tre diversi modi di approcciarsi e di avvicinare il pubblico ferrarese, che non ha più scuse per starsene chiuso in casa a lamentarsi che in tv non c’è nulla di interessante.

Cominciamo dalla stagione di prosa del teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara che, per interpretare al meglio il proprio ruolo di teatro pubblico della città, cerca di offrire diversi spunti di cosa possa essere una serata a teatro. Per questo le parole d’ordine sembrano essere molteplicità ed equilibrio, diversamente da quanto accade, per esempio, con le stagioni di danza, la cui cifra distintiva è la scelta di un linguaggio fortemente innovativo. Nei dieci spettacoli in cartellone da ottobre a maggio si trovano perciò grandi nomi dello spettacolo dal vivo e non, da Angela Finocchiaro a Gioele Dix a Paolo Rossi, e del teatro civile, come Marco Paolini e Ascanio Celestini. Ci sono poi autori e personaggi classici del teatro come Molière e Goldoni, Cyrano e Carmen, che però vengono riletti in chiave contemporanea per mettere in luce tutta la loro attualità. Si cerca però anche di raffinare e testare il gusto del pubblico con la sperimentazione del ravennate Teatro delle Albe, che porta sul palco uno spettacolo sulla figura di Aung San Suu Kyi, la giovane compagnia Il mulino di Amleto, alle prese con “Gl’innamorati” di Goldoni con musiche originali dei Marlene Kuntz, e la ricerca del milanese Teatro dell’Elfo. Non mancano comunque appuntamenti più ‘pop’ con lo spin-off Cittàteatro: dal musical “Jesus Chirst Superstar” a Sabina Guzzanti ad Ale e Franz.

Il Teatro Comunale De Micheli di Copparo sceglie invece di andare incontro ai gusti del pubblico frammentando in senso tematico la propria offerta. La prosa strizza l’occhio al cabaret, da Vito e Claudia Penoni a Giobbe Covatta in coppia con Enzo Iacchetti, da Ugo Dighero a Teresa Mannino, ma non mancano appuntamenti con grandi nomi della letteratura e del teatro italiani, come Erri De Luca con “La musica provata”, spettacolo tratto dal suo ultimo libro, e Ottavia Piccolo con “7 minuti” di Alessandro Gassman. Per chi dal teatro desidera spunti di riflessione sul passato e sul presente c’è invece la sezione “Paese civile”: cinque titoli che offrono scampoli di memoria dal Secolo Breve. A differenza del teatro Claudio Abbado, il De Micheli esercita il proprio ruolo di riferimento culturale puntando sul legame con il territorio, dando spazio al teatro dialettale di compagnie locali, e prevendendo specifici appuntamenti e forme di abbonamenti per ragazzi e famiglie.

Un discorso a parte va fatto per la programmazione autunnale dello spazio teatrale in via Alfonso I d’Este, gestito dal 2013 dall’Associazione Ferrara Off. L’idea che va in scena qui quella del teatro come spazio sociale, un luogo informale in cui spettatore e attore tornino ad avvicinarsi, in cui non ci sia solo fruizione, ma incontro e confronto. La prossimità fra pubblico e attori offerta da Teatro Off, complici anche le dimensioni raccolte della sala, non è solo una possibilità, ma anche una sfida: i dialoghi che spesso concludono le serate vogliono essere sì come le impressioni che si scambierebbero dopo lo spettacolo davanti a un buon calice, ma nello stesso tempo spingono lo spettatore a riflettere su ciò che ha appena visto, su cosa il testo, le soluzioni sceniche e le persone in carne e ossa davanti a lui gli hanno trasmesso.
La stagione autunnale 2015 si è aperta con la grande Maria Paiato: per tutto il mese di ottobre, giocando proprio sul rapporto intimo che lo spazio del Baluardo del Montagnone consente, leggerà alcuni degli autori italiani del Novecento che ama di più. Poi spazio alle produzioni ‘a km 0’ di Ferrara Off, che vedono impegnati i componenti del direttivo Monica Pazi, Marco Sgarbi, Monica Pavani e Giulio Costa e gli allievi dei corsi attivati dall’associazione. Tutta la programmazione è poi affiancata dalle “Domeniche d’autunno”, che parleranno di teatro mischiandolo con altri mondi culturali perché Teatro Ferrara Off diventi un luogo aperto alla cultura in ogni sua forma, dalla musica alla poesia.

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Federica Pezzoli



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