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Perché questa escalation di gravissimi attentati in Israele e precisamente a Gerusalemme? Perché i corpi e le teste degli ebrei sono così ingenui da ‘urtare’ inavvertitamente gli innocentissimi coltellacci palestinesi? Perché certa informazione italiana, per fortuna non tutta, continua nelle sue bugie, nella sua faziosità e nell’ignoranza dei fatti? Israele deve difendersi, o no? Precisazione: non vi sono solo vittime palestinesi ma anche vittime israeliane (le quali vengono spesso dimenticate negli elenchi dell’ informazione).
Ciò che sta accadendo a Gerusalemme non è assolutamente un crimine nuovo: gli accoltellamenti ai danni degli ebrei accadevano anche negli anni antecedenti allo Stato Ebraico e al Monte del Tempio. Lo ‘sport’ preferito da alcuni arabi era quello di pugnalare gli ebrei.
La chiamano Intifada? Ma quale intifada, questo è tutt’altro!
Si ricordino alcuni signori e signore della politica italiana, che la demonizzazione, per esempio, non aiuterà mai a porre fine al conflitto Israeliano-palestinese, così come a portare la pace in Medio Oriente. Votare, per esempio, al boicottaggio dei prodotti israeliani, senza essere a conoscenza del grave danno procurato anche a carico di migliaia di famiglie palestinesi che vi lavorano, è demenziale: combattere Israele utilizzando iniziative di boicottaggio economico è veramente ridicolo.
La cosiddetta “marchiatura” dei prodotti israeliani della Giudea e della Samaria, non appoggiata dalle autorità palestinesi che le contrasta come danneggiamento più palestinese che israeliano, è come la corazzata Potemkin (versione Fantozzi)…

Pier Paolo Pasolini dovrebbe insegnare qualcosa: “Compagni perché non capite? – scrive nel 1967 su Argomenti -. In questi giorni leggendo l’Unità ho provato lo stesso dolore che si prova leggendo il più bugiardo giornale borghese. Possibile che i comunisti abbiano potuto fare una scelta così netta, invece della “scelta con dubbio” che è la sola umana di tutte le scelte? Perché l’Unità ha condotto una vera e propria campagna per “creare un’opinione?” Forse perchè Israele è uno Stato nato male? Ma quale Stato ora libero e sovrano, non è nato male? E chi di noi, inoltre potrebbe garantire agli ebrei che in Occidente non ci sarà più alcun Hitler? O che gli ebrei potranno continuare a vivere in pace nei Paesi arabi? Forse possono garantire questo il direttore dell’Unità o qualsiasi altro intellettuale comunista? E che aiuto si da al mondo arabo fingendo di ignorare la sua volontà di distruggere Israele? Cioè fingendo di ignorare la sua realtà? Non sanno tutti che la realtà del mondo arabo, come la realtà della gran parte dei Paesi in via di sviluppo, compresa in parte l’Italia, ha classi dirigenti, polizie, magistrature, indegne?” I comunisti hanno una sete insaziabile di autolesionismo? Così che il vuoto che divide gli intellettuali marxisti dal partito comunista debba farsi sempre più incolmabile?”.
Nulla è cambiato…

Ascolta il brano intonato: John Lennon, Give peace a chance

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Laura Rossi

Curatrice e insegnante d’arte. Ha recensito vari libri e ha collaborato con alcuni mensili curandone la pagina dell’arte come “la cultura e l’arte del Nord-est” e la pagina dell’arte di Sport-Comumi. Ha curato la Galleria Farini di Bologna e tutt’ora dirige e cura a Ferrara la Collezione dello scultore Mario Piva. Ha ricoperto per circa dieci anni la carica di presidente della Nuova Officina Ferrarese, con decine di pittori e scultori fino agli inizi degli anni duemila. Sue critiche d’arte sono pubblicate sul “Dizionario enciclopedico internazionale d’arte contemporanea” 1999/2000

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