Venerdì 2 ottobre, Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara: Eugenio Bolognesi presenta il libro “Alceste. Una storia d’amore ferrarese” (Maretti Editore)
Tempo di lettura: 3 minuti
da: responsabile eventi Ibs Ferrara
Venerdì 2 ottobre ore 16:00, presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino
Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara
Eugenio Bolognesi presenta il libro “Alceste. Una storia d’amore ferrarese” (Maretti Editore)
Insignito della menzione d’onore dalla giuria del Premio Estense 2015
Dialoga con l’autore Giuseppe Di Natale
Si apre, con il ritrovamento di in un inedito carteggio, “un terzo inedito panorama” nella storia intima, culturale e artistica del più grande Metafisico di tutti i tempi: Giorgio De Chirico. La pubblicazione di un centinaio di lettere dell’artista alla fidanzata Antonia Bolognesi, conosciuta e frequentata durante il suo soggiorno nella “Ferrara delle sorprese” (1915-1918), rivelano una nuova prospettiva in cui contestualizzare questo periodo così particolare nella vita di un neo-soldato con le mansioni da scritturale. Durante tutto il suo soggiorno, a metà tra metafisica e classicità, disegno e destino egli non fece che esaltare questa città dalle “splendide apparizioni di spettralità e bellezza sottile”, e proprio nell’anno del Centenario dell’arrivo del suo cittadino di adozione, il pronipote dell’amata, Eugenio Bolognesi, fornisce alla Fondazione de Giorgio e Isa De Chirico un nuovo e quanto mai insolito strumento di indagine. Esaltante poi il pensiero (o meglio, la certezza!) che una così bella storia d’amore tra giovani, contrastata dalla mancanza di fama e adeguati guadagni da parte del giovane Maestro, ne permetta una diversa ed ulteriore conoscenza sia sul piano personale che su quello artistico e professionale; “una diversa prospettiva, quella del retroscena di un rapporto sentimentale finora completamente sconosciuto” (Paolo Picozza). La vicenda intima della famiglia Bolognesi nella figura di Antonia (per l’artista la mitologica Alceste – la moglie ideale) viene qui trattata in modo “piano, sommesso, proprio per lasciare la parola allo stesso De Chirico” e per far emergere il valore intrinseco delle lettere inedite. Ci troviamo di fronte ad “un altro ‘interno’ ferrarese”, sottolinea il Presidente della Fondazione De Chirico, “quello della sua condizione personale e affettiva durante gli ultimi due anni del soggiorno in questa città, non fatto – scopriamo ora – di soli obblighi militari, ma anche di relazioni famigliari e professionali, pittura e studio”. E continua: “La lettura degli scritti riguardo questa importante relazione con progetto di matrimonio (che non si attuerà), completa il quadro di De Chirico come uomo, dal quale risalta una profonda integrità personale, l’onestà e il forte impegno lavorativo per conquistare le condizioni necessarie a realizzare il sogno di vita condiviso con la fidanzata e la propria fiducia verso il richiamo del destino”.
Questo straordinario “diario” fornisce uno strumento d’indagine paragonabile a quello di una prospettiva che parte dal disegno di una volontà di condivisione in cui la nobiltà d’animo dei protagonisti e le usanze formali dell’epoca hanno quel qualcosa di eterno e di classico, di armonia e di fatalità, che coincide con tutta l’arte di De Chirico, dalla Metafisica all’allora nuova ricerca classicizzante.
Grazie ad Eugenio Bolognesi (oggi) e alla Fondazione De Chirico (sempre) la città di Ferrara non potrà non riconoscere il proprio ritratto nell’opera di “quei giorni” in cui egli (De Chirico) si sentiva “passante astuto ed educato nei misteri della intelligenza”.
Alla presentazione del romanzo seguirà un’introduzione della prossima mostra di Palazzo dei Diamanti “De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie ”che aprirà al pubblico il 14 novembre.
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