Expo: street food, più di 10mila porzioni di patata di Bologna
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da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna
I BAMBINI SCOPRONO PRODUZIONE DI MIELE ITALIANO CON IL GIOCO DELL’ALVEARE
Più di diecimila porzioni di patate street food di Bologna distribuiti nei primi due giorni di Coldiretti Emilia Romagna ad Expo. Lo comunica la stessa organizzazione che ha portato a Milano un apecar da street food realizzata da Eurochef, ultimo partner acquisito dalla rete no food di Campagna Amica.
Protagonista dello street food – ricorda Coldiretti regionale – è stata la patata di Bologna che nell’arco delle due giornate ha rifocillato i visitatori che hanno gradito lo spuntino facile da consumare anche mentre si fa la fila per l’accesso ai vari padiglioni. La patata di Bologna sarà la protagonista di domani, mercoledì 23 settembre con un apposito convegno moderato dal giornalista Andrea Gavazzoli, interverranno il presidente di Coldiretti Bologna, Antonio Ferro, l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, il presidente del Consorzio Patata Dop di Bologna, Alberto Zambon, il presidente dell’Associazione Produttori Patate (Assopa, la più grande associazione di patate dell’Emilia Romagna), Piero Emiliani, il rappresentante di U-Series, Massimo Esposito, il Comandante del Corpo forestale dello Stato, regione Emilia Romagna, Giuseppe Giove.
Nei primi due giorni di Expo, gettonatissimo anche il “gioco dell’alveare”, organizzato da Coldiretti Donne Impresa Emilia Romagna, in cui i bambini delle scuole primarie hanno avuto modo di scoprire e recitare la vita delle api e dell’apicoltore in un divertente gioco di ruolo. Sono stati più di 500 i bambini che hanno imitato il lavoro delle api operaie, della regina, dei fuchi e dell’apicoltore. “Quella della didattica – ha detto la delegata regionale e nazionale di Coldiretti Donne Impresa, Lorella Ansaloni – rientra sempre più nel ruolo multifunzionale dell’impresa agricola. In Emilia Romagna sono già in centinaio le fattorie didattiche di Coldiretti e sono in costante crescita, con un ruolo centrale delle donne imprenditrici”.
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