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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Il presidente: “Per competere con i territori più avanzati d’Europa e del mondo occorre puntare sulla qualità. Imprescindibile l’apporto dell’Università e dei centri di ricerca”

Taglio del nastro, questa mattina a Modena, della nuova sede dei Dipartimenti di Scienze Chimiche e Geologiche e di Scienze della Vita dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Unimore), con la partecipazione del presidente della Regione Stefano Bonaccini.
“Mai come in questo periodo il tema della ricerca e dell’innovazione è di vitale importanza – ha sottolineato Bonaccini – per una Regione come la nostra, che ha un sistema produttivo che per competere con i territori più avanzati d’Europa e del mondo ha bisogno di puntare decisamente sulla qualità. In quest’ottica è imprescindibile l’apporto dell’Università e dei centri di ricerca”. Bonaccini ha poi ricordato l’impegno della Regione al World Food Research and Innovation Forum, in programma domani e dopodomani (22 e 23 settembre) ad Expo Milano: “Sfamare nel 2050 nove miliardi di persone, questa è la sfida che ci attende. Garantendo però – ha ribadito il presidente – che l’aumento di produzione di cibo sia coniugata alla la sostenibilità ambientale, nel pieno rispetto del pianeta. Per raggiungere questi obiettivi occorre mettere in rete sapere, risorse tecnologiche e innovazione: ecco l’impegno che ci tiene uniti, per andare insieme verso un futuro di qualità”.

La nuova sede dei Dipartimenti a Modena, in sintesi:
L’edificio (costo complessivo dell’opera, circa 35 milioni di euro), fra via Campi e via Braghiroli, si sviluppa su una superficie netta di più di 12mila metri quadri, e può ospitare un considerevole numero di persone (oltre 2400 quelle che indicativamente frequentano i nuovi spazi), aule, laboratori e aree per lo studio. Si accede all’interno dalla piazza rialzata al primo piano; al piano seminterrato, ci sono un open space per una novantina di studenti, le aule specialistiche di Scienze della Terra, depositi e spogliatoi. Al primo piano il front-office, l’amministrazione, alcuni studi del Dipartimento di Chimica e una parte dei laboratori didattici. Al secondo piano sono collocati gli studi di Scienze della Vita, i rimanenti studi di Chimica e piccoli studi per 6-8 postazioni per specializzandi e dottorandi. Al terzo piano si trovano invece i laboratori di ricerca di Scienze della Vita e di Chimica; completa la struttura il piano tecnico. Grande attenzione, nella redazione del progetto dell’intero edificio, è andata agli “accorgimenti” per il contenimento dei consumi. Previsti anche impianti per lo sfruttamento delle risorse energetiche: saranno presenti sia pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria che pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. L’edificio stato è concepito per poter funzionare durante buona parte della stagione calda senza l’utilizzo dell’aria condizionata, grazie alle prestazioni dell’isolamento termico.

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