da: ufficio stampa Coldiretti
Secondo i dati Istat frenata di oltre il 4% dei prezzi alla produzione, mentre i costi arretrano molto timidamente.
Avvio d’anno negativo per i prezzi in campagna. Secondo un’analisi Coldiretti sui dati Ismea relativi al mese di gennaio, le quotazioni sono complessivamente calate del 4,4 per cento nel confronto con l’anno precedente. Male, soprattutto le coltivazioni (-10,7 per cento), con i cereali che perdono il 16,7 per cento. Prezzi in diminuzione anche per vino (-16,8 per cento), olio di oliva (-13,2 per cento) e ortaggi(-11,3 per cento). Più contenuti i cali per frutta (-5,6 per cento) e colture industriali (-6,2 per cento). Sale solo il tabacco, con un +14,2 per cento.
Segno positivo, invece, per il comparto zootecnico che registra un incremento delle quotazioni del 3 per cento, seppur con situazioni differenti. Bene avicoli (+6,9 per cento), conigli (+6,2 per cento), lattiero caseari (+5,8 per cento), ovini e caprini (+5,5 per cento). Crescono, seppur di poco, anche carne suina e salumi (+1,5 per cento), mentre vanno giù le uova con un calo dell’8,9 per cento.
Diffusi anche i dati relativi all’andamento dei costi a dicembre 2013 che fanno registrare un timido arretramento (-1,6 per cento) rispetto allo scorso anno. Il calo più netto si registra sui mangimi ( -8,9 per cento), con punte del 24,3 per cento su orzo e cruscami. Lieve diminuzione anche per i concimi, mentre aumentano i costi dell’energia elettrica.
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