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da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe

Uno studio di collaborazione tra i gruppi dei Proff. Mauro Tognon, Paolo Pinton e Giorgio Cavallesco, Scuola di Medicina dell’Università di Ferrara, sul mesotelioma maligno della pleura ( il tumore dell’amianto) è stato pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica americana di oncologia molecolare Oncotarget.

La ricerca eseguita presso l’Università di Ferrara – affermano i ricercatori Tognon, Pinton e Cavallesco – ha impiegato cellule tumorali derivate dal mesotelioma maligno della pleura ottenute da pazienti della Chirurgia Toracica. Obiettivo dello studio era verificare la concentrazione del calcio (Ca2+) intracellulare e il mancato innesco del programma genetico di morte programmata, denominato apoptosi, risultato fortemente inibito nelle cellule del mesotelioma.
I risultati dello studio – proseguono i ricercatori – sono molto significativi perché ci hanno permesso di verificare come il Ca2+ all’interno delle cellule derivate dal mesotelioma è di basso livello rispetto alle cellule normali della pleura e di conseguenza le cellule non vanno in apoptosi quando trattate per farle morire. La variazione della quantità di Ca2+ intracellulare è infatti un segnale che in determinate condizioni innesca la morte delle cellule. Le cellule del mesotelioma diventano quindi immortali e verosimilmente è per questa peculiarità che il tumore diventa resistente in vivo ai chemioterapici e alla radioterapia. Questi risultati preliminari lasciano intravedere una possibile applicazione clinica. Infatti con il ripristino del calcio intracellulare sarà forse possibile rendere il mesotelioma sensibile alla terapie convenzionali, attualmente inefficaci, come dimostrato con tecniche di laboratorio nello studio sulle cellule del mesotelioma.
La ricerca è stata finanziata dall’AIRC e dal LIONS Club International, Distretto 108 TB.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA



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