Sabato 22 agosto primo attesissimo appuntamento con il Racket Festival Extra Time
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da: ufficio stampa Ferrara Art Festival
Sul palco di Palazzo della Racchetta saliranno “Manica” e “Vuoto Pneumatico”
Sarà la musica colta e d’autore ad aprire, sabato 22 agosto a partire dalle 22, il primo, attesissimo appuntamento con il Racket Festival Extra Time a Palazzo della Racchetta (Via Vaspergolo 4-6a, Ferrara).
Sul palcoscenico saliranno due interessanti formazioni ferraresi che lavorano sulla commistione tra poesia, letteratura, cantautorato e musica: Manica e Vuoto Pneumatico.
Manica è una formazione composta da Virginia Travasoni (voce), Marco Rossi (piano), Daniele Alebbi (percussioni), Andrea Manica (chitarra e voce).
Andrea Manica, cantautore e scrittore, accompagnato dalla cantante Virginia Travasoni, dal pianista Marco Rossi e dal batterista Daniele Alebbi, propone le sue canzoni originali influenzate dalla musica d’autore e dalla letteratura.
Andrea Manica ha pubblicato il suo primo romanzo “La rêverie del male” e la raccolta di poesie e racconti “Lo zabaione dei Pensieri”, entrambi editi da “Editore Mannarino” ed ha ideato La guida di Enogastronomia Musicale: La palestra del cantautore.
«La palestra del cantautore è diventata la mia palestra come autore» racconta Andrea «ho cercato nelle canzoni che presenterò a Palazzo della Racchetta, di raccontare l’importanza di produrre un messaggio poetico fantasioso ma anche concerto, che si muova sia nell’attualità che nell’interiore senza disdegnare di dare un “punto di vista”, il mio punto di vista, perché credo che questa sia la forza della canzone d’autore in un mondo apparentemente disincantato. Nel “viaggio” della serata ci sarà occasione di cantare il nostro presente, ricco di sentimenti contrastanti, dall’amore all’odio. Perché “ogni cosa porta con sé il suo contrario” come canto nella canzone “Favola d’Amore” ispirata all’omonimo romanzo breve di Hermann Hesse”». Andrea Manica e Virginia Travasoni hanno lavorato insieme in questi ultimi mesi per amalgamare le loro voci, spinti da passioni musicali affini, affrontando quindi una ricerca anche nel campo della tradizione “dimenticata” della musica italiana, esemplare è il caso de “Il Galeone” famosa canzone tratta dalla poesia “Schiavi” dell’anarchico Belgrado Pedrini, scritta nel carcere di Fossombrone nel 1967.
Al piano Rhodes,il bresciano Marco Rossi, che tra le varie formazioni di cui fa parte, è membro della ZiZi Band e del divertente Duo Meo & Mike che ripropone le canzoni del mitico Enzo Jannacci e quest’anno ha affrontato il tour estivo con il grande musicista Massimo Giuntini (Modena City Ramblers, Whisky Trail).
Daniele Alebbi, batterista, fa parte insieme ad Andrea Manica della formazione Argentana Peter & la Demokritca, autori di musiche originali, di rock alternativo in italiano.
Il concerto è stato pensato come un racconto musicale. Un gioco tra le parole e la musica. Un incontro tra note sognanti e parole leggere ma impegnate, per immergersi nel viaggio per divertirsi e insieme riflettere.
Un “viaggio” poetico fantasioso ma anche concerto, che si muove nell’attualità del nostro presente ricco di sentimenti contrastanti, perché “ogni cosa porta con sé il suo contrario” come recita la canzone “Favola d’Amore” ispirata all’omonimo romanzo breve di Hermann Hesse.
Vuoto Pneumatico
E’ una formazione composta da Giacomo Marighelli (chitarra) e Gianni Venturi (voce)
Vuoto Pneumatico nasce dall’incontro tra Gianni Venturi e Giacomo Marighelli. Dopo una serie di serate live svolte nell’improvvisazione di “poesia sonora” hanno deciso di scrivere e registrare un album in studio. Un album che nasce dal carattere teatrale dell’improvvisazione musicale di Giacomo unito alla declamazione poetica di Gianni, ma arricchitosi nel tempo da canzoni cantautorali e brani elettronici: il risultato è rock-poetry. Si va da canzoni dove la chitarra viene suonata col trapano elettrico (La rete) ad altre dove compaiono cimbali e campane tibetane sopra una base elettronica (Numeri Primi), e poi canzoni suonate con la chitarra acustica (La notte) ed infine brani composti da due canzoni (Ventose Vie, che unisce Urlano le Maree in Norvegia e Bimbo che Ridi). Il tutto scandito dalle poesie viscerali di Gianni Venturi, in stile beat generation, il quale senza troppi giri di parole sbatte in faccia all’ascoltatore la realtà senza timore di mostrarla per quello che è.
Gianni Venturi e Giacomo Marighelli sono entrambi musicisti: Gianni è il cantante degli Altare Thotemico, conosciuti più all’estero che in Italia ma che nell’ambito del prog-jazz-rock italiano hanno già segnato la storia con due album. Giacomo ha composto soundtrack per opere video e spettacoli teatrali, e con lo pseudonimo di Margaret Lee ha già pubblicato tre album i quali hanno riscontrato critiche positive; nell’ultimo album “Margaret Lee presenta: Giacomo Marighelli” (2013) ha avuto l’onore di ospitare Alejandro Jodorowsky, che ha concesso l’uso di una sua poesia registrata (nel brano Perdono).
Vuoto Pneumatico era il titolo di una performance teatrale della compagnia TEATROSCIENZA, formata da Alex Gezzi, Eugenio Squarcia ed Elena Pavoni. Questo progetto musicale nasce quindi dall’idea di creare un sequel dello spettacolo esportandolo in album. Hanno collaborato al disco Moreau (lo stesso Eugenio Squarcia), Friedrich Cané, Mario Montalbano e Federico Viola.
Una serata di grande impatto emotivo, che non saprà deludere il pubblico che vorrà farsi accompagnare attraverso questo interessante viaggio musicale.
Prima, durante e dopo lo spettacolo sarà possibile, inoltre, visitare la grande mostra antologica delle opere del direttore artistico del Ferrara Art Festival, Virgilio Patarini “EX-PO(ST) 2015. Una singolare pluralità 1995-2015” allestita nei saloni dello storico palazzo di Via Vaspergolo.
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