da: Associazione Culturale Puedes
I nuvoloni neri sopra le teste inducono qualche timore per la pioggia, ma lui è imperturbabile, con il suo ciuffo leggermente incanutito e l’aria da rocker che rimane invece invariabile.
Bobby Solo è pronto a scatenare le sue note nel sottomura ferrarese di Puedes Summer Night, ma concede comunque battute e saluti a fan e curiosi che si avvicinano per una foto o una stretta di mano.
“Ho suonato tantissime volte a Ferrara, le prime nelle tante balere della zona, era il 1964. Com’è il mio rapporto con la gente di qua? Splendido – confida l’anima italiana e melodica di Elvis – perché sono tutti cordialissimi. Suonare all’aperto, vicino a queste mura ha poi un fascino particolare, le nostre canzoni scavalcheranno i baluardi ed entreranno in città!”
Accanto a lui la giovanissima Silvia Zaniboni, chitarrista ferrarese che da un anno e mezzo è entrata in pianta stabile nella band. L’incontro tra i due è stato del tutto fortuito: Silvia era ospite con il suo gruppo di giovanissimi al Roxy Bar di Red Ronnie e quella sera capitava lì a suonare anche Bobby Solo. Il cantautore romano si è incuriosito subito a come la giovanissima approcciava lo strumento oltre che per la sua stravagante passione per il blues, totalmente insolita per una ragazza così giovane. Subito dopo è rimasto incantato nel sentirla suonare. Nei suoi riguardi non lesina complimenti “Silvia è il chitarrista che avrei sempre voluto avere con me. Tecnica sopraffina e una capacità innata di capire le mie improvvisazioni. È una musicista che suona per appoggiare me e la mia chitarra ritmica, non per autocompiacersi come capita a molti altri – sottolinea Bobby Solo – deve solo usare ancora di più l’istinto, lasciando da parte la teoria. Lo stesso Vincenzo Mollica in Rai, dopo averci sentito suonare a Porta a Porta, ha elogiato ampiamente Silvia. È quella nipote-musicista che nella mia vasta famiglia non ho avuto!”
Silvia Zaniboni dal canto suo accetta i complimenti e rilancia “Bobby rappresenta una grandissima scuola. Ho imparato e sto continuando a imparare tantissimo da lui. Certo – confida la ventunenne – non è semplice seguirlo in tutte le improvvisazioni, ma ormai ci intendiamo con uno sguardo, alla prima nota, proprio grazie e a questo feeling artistico sbocciato per puro caso”.
Bobby Solo saluta con una rivelazione che lascia tutti piuttosto stupiti. “Proseguo con i concerti per il grande amore che continuo a nutrire per la musica. Il personaggio a cui mi ispiro? No, non è Elvis Presley, ma Willie Nelson. Ho incontrato quest’ultimo per la prima volta nell’83, perchè sono appassionatissimo del suo western swing e perché ammiro questo musicista che a oltre 80 anni ha uno stile unico e continua a suonare con la sua band di coetanei”.
Allora: buona prosecuzione di carriera Bobby!
Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it