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Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

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L’opportuniste di Jacques Dutronc.

Oggi è il 14 luglio e proprio come quel giorno cade di martedì.
Questa ricorrenza mi fa balenare in testa parecchie riflessioni su come funzioni la storia ma anche qualche riflessione un po’ sinistra sull’attualità.
In fondo si tratta di un avvenimento che all’epoca sembrò “solo” l’ennesima fra le tante bazzecole causate dalla marmaglia che non ne poteva più.
Solo con il tempo e il sedimentarsi degli anni ha preso quel significato simbolico che conosciamo tutti più o meno bene.
Come conosciamo tutti più o meno bene gli inarrestabili battutoni che partivano istantaneamente alle parole “Presa”, “della” e “Bastiglia” durante le lezioni di storia.
Io ho un amico che abita a Bastiglia, in provincia di Modena.
Non oso immagina quale inferno si potesse scatenare nelle aule della sua scuola elementare quando si arrivava alla Rivoluzione Francese.
Però non oso immaginare neanche quale inferno potesse essere un casino come quello di quegli anni.
I dittatori li ho visti cadere solo in tv ed ero troppo piccolo per ricordarmi di Ceausescu.
E quando dico “visti cadere” intendo Fidel che inciampa e cade, niente di più.
Tutta un’altra storia.
E adesso che l’aria nella decrepita Europa non sembra molto salubre mi chiedo se tutte quelle teste tagliate possano essere una cosa ripetibile nel 2015 e oltre.
Ricordando certe scene più o meno fresche viste nel ‘900 direi anche sì.
Magari senza quel piglio splatter così spinto che andava alla grande durante la Rivoluzione Francese.
Ma come ha detto Bob Marley, quindi non proprio un fine politologo “a hungry mob is an angry mob”.
Una frase molto più credibile di un rasta che pontifica sull’economia mondiale.
Ma chi si vuole appoggiare a un rasta?
La parola a un celebre politologo francese.

La_Bastiglia_in_una_stampa_dei_primi_dell'ottocento
album: L’opportuniste (1969)

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3 Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.

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