Piace ai ferraresi il Rifiutologo di Hera: a Ferrara 100 segnalazioni sui rifiuti nei primi quattro mesi di funzionamento
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da: ufficio stampa Hera
La funzione di foto-segnalazione di rifiuti abbandonati è possibile per oltre 1,8 milioni di cittadini in 48 comuni. E con l’aggiornamento è possibile anche alla lettura di 400 mila codici a barre, per sapere sempre dove buttare i prodotti della grande distribuzione
Da marzo, a Ferrara, non ci sono più scuse per non contribuire in modo corretto alla raccolta differenziata: con l’app del Rifiutologo di Hera, attivo in 48 comuni, con circa 66 mila download all’attivo, si possono segnalare, in modo semplice e immediato con smartphone o tablet, eventuali rifiuti abbandonati e “leggere” i codici a barre di 400 mila prodotti per sapere subito dove buttarli.
Il Rifiutologo, dunque, diventa sempre di più uno strumento da “smart city”, a disposizione di oltre 1,8 milioni di cittadini.
Segnalazioni anti-degrado
Da marzo con l’app del Rifiutologo i cittadini possono contribuire a prendersi cura della città, trasformandosi in 007 del decoro urbano. L’app, infatti, permette di inviare foto anonime ma georeferenziate (quindi con le coordinate geografiche) per segnalare eventuali rifiuti abbandonati, cassonetti troppo pieni o danneggiati. Un sistema che permette ai servizi ambientali di Hera di intervenire in modo tempestivo per porre rimedio a situazioni particolarmente critiche, puntando ad offrire sempre un servizio di qualità a salvaguardia del decoro degli spazi urbani.
Questa funzione era già attiva anche in altre città e ad oggi le foto totali arrivate a Hera sono state oltre 7.640 (100 a Ferrara dove il servizio è partito lo scorso marzo).
La prima app che legge i codici a barre (e dice come riciclare)
Il nuovo Rifiutologo di Hera diventa è anche la prima app gratuita in Italia capace di riconoscere i principali prodotti della grande distribuzione tramite il codice a barre, indicando come differenziarli e in che cassonetto metterli al momento di buttarli. Così non si potrà più sbagliare: scansionando il codice a barre di un cartone di latte o di un vasetto di marmellata con la fotocamera del cellulare, tramite il Rifiutologo l’utente avrà subito, in tempo reale, l’informazione relativa alle modalità di smaltimento in base al comune del territorio gestito da Hera in cui risiede.
Un archivio di 400 mila prodotti, migliorabile grazie agli utenti
Ad oggi l’app della multiutility si avvale di un archivio di circa 400 mila codici a barre relativi ai prodotti più diffusi a livello nazionale. Il database di codici a barre è stato messo a punto dalla start up bolognese Giunko, che ha reso disponibile la lettura tramite l’app del Rifiutologo da smartphone e tablet. Se un codice non viene riconosciuto, il cittadino può segnalarlo tramite l’app: Hera provvederà a inserire il prodotto nel sistema e, con questo meccanismo di “crowdsourcing” (cioè col contributo degli utenti stessi) il servizio verrà migliorato continuamente. Si tratta dello stesso sistema con cui il Rifiutologo si è arricchito dal 2011 fino a contare oltre 1.500 voci (partendo da 140), attraverso il quale si potrà sempre continuare a reperire in modo semplice e immediato informazioni dettagliate su come riciclare ogni scarto che capiterà tra le mani. E sapere, ad esempio, che un cotton fioc va nell’indifferenziato o che la lampadina a risparmio energetico può essere recuperata.
Tutte le info si trovano su www.ilrifiutologo.it.
Aggiornamento continuo e modalità di raccolta per ogni comune
Con la nuova versione del Rifiutologo l’utente può contare su un database in progressivo aggiornamento, che segue l’evolversi dei servizi forniti e si arricchisce anche grazie alle segnalazioni dei cittadini, a beneficio di tutta la comunità. A ogni apertura, infatti, l’app si aggiorna automaticamente con le nuove informazioni in arrivo dal database centrale di Hera.
Il nuovo Rifiutologo, infine, offre informazioni sulle modalità di raccolta specifiche per ogni comune servito dal gruppo Hera, per esempio porta a porta o cassonetti stradali divisi per colore, insieme agli indirizzi delle stazioni ecologiche e i materiali che queste possono ricevere.
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