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Ferrara protagonista in Francia con i suoi paesaggi e i suoi scorci cittadini. Le fotografie di due autori ferraresi, Emiliano Rinaldi e Roberto Roda, sono quelle selezionate per l’Italia negli spazi del Museo Boudou di Sainte Eulalie d’Olt. Gli scatti di Rinaldi e Roda portano tre mostre estensi nello scenario di un grande festival della cultura fotografica. “Scatti fugaci”, che propone in parete appunti fotografici e impressioni visive sul paesaggio, realizzati da Roberto Roda fra 2006 e 2015 per l’Osservatorio nazionale sulla fotografia. “Piccola geografia della Memoria” è il viaggio verbo-visivo che Emiliano Rinaldi (fotografie) e Antonella Iaschi (testi poetici) hanno realizzato all’indomani delle scosse nei territori ferraresi e modenesi, colpiti dal sisma nel maggio 2012. E “Un giorno come un altro a Ferrara” è un affresco della città estense composto da Emiliano Rinaldi con la liricità di un bianco e nero rigoroso.

Fino al 29 agosto 2015, Museo Boudou di Sainte Eulalie d’Olt, nei Midi-Pirenei francesi, per l’8a edizione dei Rencontres Photographiques della Valle d’Olt a cura di Myriam Angilella-Scot e Joseph Auquier.

OGGI – IMMAGINARIO FOTOGRAFIA

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Foto di Emiliano Rinaldi Museo Boudou, in Francia
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“Scatti fugaci” di Roberto Roda a Sainte Eulalie

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

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Giorgia Mazzotti

Da sempre attenta al rapporto tra parola e immagine, è giornalista professionista. Laurea in Lettere e filosofia e Accademia di belle arti, è autrice di “Breviario della coppia” (Corraini, MN 1996), “Tazio Nuvolari. Luoghi e dimore” (Ogni Uomo è Tutti Gli Uomini, BO 2012) e del contributo su “La comunicazione, la stampa e l’editoria” in “Arte contemporanea a Ferrara” sull’attività espositiva di Palazzo dei Diamanti 1963-1993 (collana Studi Umanistici UniFe, Mimesis, MI 2017). Ha curato mostra e catalogo “Gian Pietro Testa, il giornalista che amava dipingere”.


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