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da: organizzatori

Dalle 20,45 alle 22 serata di letture e musica

Domenica 5 luglio 2015 il popolo greco potrà decidere di rifiutare il ricatto dell’austerità votando per la propria dignità e per la speranza di un’altra Europa.

La Grecia già dal 2009 è sottoposta a un accanimento terapeutico che ha ridotto i suoi salari del 37%, le pensioni in molti casi del 48%, il numero degli impiegati statali del 30%, la spesa per i consumi del 33%, il reddito complessivo del 27%, mentre la disoccupazione è salita al 27% e il debito pubblico al 180% del Pil.

Secondo un rapporto pubblicato dai ricercatori delle università britanniche di Cambridge,e Oxfordla mortalità infantile è quasi raddoppiata (aumento del 43%), il numero dei bambini che nascono sottopeso è cresciuto del 19%, il numero dei bimbi nati morti del 20%. Costa troppo, anche per le mamme incinte, far seguire le gravidanze dai medici e la sanità pubblica copre molte meno prestazioni. La situazione di povertà e miseria di massa, scrive ancora il rapporto degli autorevoli e insospettabili accademici britannici, è tale che i diabetici in Grecia hanno ormai la scelta obbligata: spendono il poco che hanno o per comprare l’insulina e sopravvivere alla malattia, o per comprare cibo e sopravvivere alla fame.

Commissione, Banca centrale europea, Fondo Monetario internazionale stanno calpestando la volontà democratica espressa dai cittadini sovrani in regolari elezioni e vogliono umiliare un Paese membro in difficoltà, giocando con il suo futuro. La resistenza del governo Tsipras alle nuove misure di austerità – unitamente alla proposta di indire su di esse un referendum nazionale – è la risposta al colpo di Stato che le istituzioni europee e il Fondo Monetario stanno sperimentando oggi nei confronti della Grecia, domani verso altri Paesi membri.

Questa non è una questione tra la Grecia e l’Europa.

Riguarda due visioni contrapposte di Europa: la nostra Europa solidale e democratica, costruita dal basso e senza confini. E la loro versione che nega la giustizia sociale, la democrazia, la protezione dei più deboli, la tassazione dei ricchi.

Il momento storico impone a ciascuno di schierarsi.
Per questo scendiamo in piazza.
Per dire NO all’austerità, ad ulteriori tagli alle pensioni, ad altri aumenti delle imposte indirette.

Per dire NO alla povertà e ai privilegi. Per dire NO ai ricatti e alla demolizione dei diritti sociali. Per dire NO alla paura e alla distruzione della democrazia.

Per dire, insieme, SÌ alla dignità, alla sovranità, alla democrazia e alla solidarietà con il popolo greco.

“Dobbiamo rispondere all’autoritarismo e alla dura austerità con la democrazia, con la calma e con decisione. La Grecia, la culla della democrazia, deve inviare un clamoroso messaggio democratico alla comunità europea e mondiale. In questi tempi difficili, tutti noi dobbiamo ricordare che l’Europa è la casa comune di tutti i suoi popoli. Che in Europa non ci sono proprietari e ospiti. La Grecia è, e rimarrà, parte integrante dell’Europa, e l’Europa parte integrante della Grecia. Ma un’Europa senza democrazia sarà un’Europa senza identità e senza una bussola”.

Alexis Tsipras

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La manifestazione è promossa da:

L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS – Comitato di Ferrara

Hanno aderito fino ad ora:

ASSOCIAZIONE CITTADINI DEL MONDO
COLLETTIVO 34R
COMUNITA’ EMMAUS FERRARA
FERRARA ECOLOGISTA
GENTE DI SINISTRA
GIOVANI COMUNISTI FERRARA
PCDI Ferrara
POSSIBILE Ferrara
PRC Federazione di Ferrara
SEL Ferrara
UNIONE DEGLI STUDENTI Ferrara
USB Ferrara
FLC – Cgil (Cgil Scuola)

Hanno inoltre annunciato la partecipazione alla manifestazione:
CGIL Ferrara e Comitato Acqua Pubblica Ferrara.

La FIOM parteciperà alla manifestazione con il proprio documento nazionale della “coalizione sociale”.

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