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Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

[per ascoltarlo cliccare sul titolo]

Over The Rainbow di Keith Richards.

Neanche una settimana dopo quella schifezza del Family Day qui in Italia abbiamo un motivo in più per vergognarci. Personalmente ho anche un motivo per essere davvero contento.
Ma resta questa cosa vergognosa: ci facciamo mangiare gli spaghetti in testa da un paese in cui si può sparare così a random, si frigge ancora la gente su sedie apposite, i neri continuano a morire “da neri” e via, continuate voi con quello che preferite.
Un paese in cui praticamente “la sinistra” è più annacquata del loro caffè è riuscito a fare ‘sta cosa.
Noi nel frattempo stiamo a rimirare la nostra storia di grandi leader radicalqualcosa, socialqualcosa, demoqualcosa, di sinistra, un po’ più di sinistra, di estrema sinistra, di rottura, di ancora più estrema rottura. Ma rottura veramente.
In tutto questo come se non bastasse c’è gente che blatera sulla famiglia composta da uomo e donna.
Mentre scrivo poi scopro che in Texas c’è un pastore che si vuole dare fuoco perché gli girano dopo la sentenza della Corte Suprema. Speriamo si becchi coi burattinai del Family Day e vediamo se magari si danno fuoco tutti.
Complimenti agli yankee comunque.
Vergogna eterna per Scalia e gli altri 3 contrari.
Vergogna eterna anche per noi se non ci diamo una mossa.
Quindi un vecchio pezzo sul pezzo nella mia versione preferita.

Antonin Scalia sotto l’arcobaleno dell’orgoglio omosessuale
Sure The One You Need (Vol. 2)

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3 Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.

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