Costi replica a M5S: “Riordino modalità di assistenza ai cittadini è atto dovuto”
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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
Terremoto, assistenza ai cittadini. L’assessore Costi replica al M5S: “Nessuna beffa. Aggiornare le modalità di assistenza alla popolazione è atto dovuto”
“La Regione non beffa nessuno. Il riordino dell’assistenza ai cittadini colpiti dal sisma è un atto dovuto, per ragioni di equità e corretta gestione delle risorse pubbliche”. È questa la replica dell’assessore regionale alle Attività produttive e ricostruzione post sisma Palma Costi al Movimento 5MS proprio sul tema dell’ordinanza sull’assistenza alla popolazione nelle aree colpite dal terremoto.
“A tre anni dal sisma che ha colpito i territori della Regione Emilia-Romagna si è continuato ad aggiornare in maniera organica le misure di assistenza alla popolazione, messe in campo sin da subito per sostenere tutti coloro che avevano dovuto lasciare l’abitazione a causa del terremoto.
Il provvedimento è stato costruito lavorando con i Comuni in numerosi incontri tecnici ed istituzionali che hanno portato a rivedere più volte i contenuti per cercare di contemperare diverse esigenze e garantire anche maggiore equità possibile tra i diversi strumenti di assistenza” ha spiegato l’assessore Costi.
Il criterio alla base dell’assistenza alla popolazione è quello di concedere un contributo per un temporaneo disagio abitativo che nel caso di coloro che sostengono un canone di locazione tale contributo viene commisurato a tale canone, nel caso di coloro che sono sistemati a titolo gratuito vengono riconosciuti degli importi forfetari in base al numero dei componenti il nucleo.
“L’obiettivo è sempre stato quello di non lasciare nessuno degli aventi diritto fuori dall’assistenza, ma contemperato anche con obiettivi di equità sociale. Monitoreremo tutte le nuove situazioni che si verificheranno, una ad una, affrontandole insieme ai Comuni e apportando eventuali modifiche se necessarie. Chi ha avuto un disagio abitativo causato dal sisma comunque ha garantita un’assistenza, che non può essere vista come integrazione del reddito bensì contributo per affrontare un disagio abitativo.
Parallelamente si cerca sempre di più di velocizzare anche le pratiche per la ricostruzione che, come ci dimostrano i dati, stanno andando avanti, per favorire il rientro nel più breve tempo possibile”, conclude Costi.
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