Consulta degli emiliano-romagnoli all’estero, verso la nuova legge
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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
Consulta degli emiliano-romagnoli all’estero, verso la nuova legge. L’assessore Bianchi ha partecipato ai lavori della Commissione assembleare
“L’attività della Consulta degli emiliano-romagnoli all’estero ha svolto in questi anni un lavoro importantissimo per tenere viva la memoria della nostra emigrazione più lontana nel tempo e per mantenere i collegamenti con le 111 associazioni di emigrati dalla nostra regione e dei loro discendenti presenti nel mondo.
Il testo della nuova proposta di legge chiede all’Assemblea legislativa di assumersi la responsabilità del lavoro straordinario della Consulta, di cui ringraziamo la presidente Bartolini e tutti i consultori, e di non disperdere questo patrimonio”.
Così ha spiegato questa mattina l’assessore regionale al Coordinamento delle politiche europee allo sviluppo Patrizio Bianchi, durante la seduta congiunta delle Commissioni assembleari IV e I, che si è tenuta in vista dell’esame dell’Assemblea legislativa della proposta di legge.
Ai lavori in commissione ha partecipato anche la presidente della Consulta Silvia Bartolini che ha relazionato sulle attività svolte in questi anni.
“La Giunta regionale ritiene che l’attività della Consulta debba essere mantenuta – ha detto l’assessore Bianchi – ma crediamo che la competenza debba essere trasferita in capo all’Assemblea legislativa, il luogo più alto in cui si rappresenta la società regionale.
Riteniamo giusto che sia l’Assemblea a rappresentare anche gli emiliano-romagnoli all’estero”.
“Le associazioni degli emiliano-romagnoli nel mondo hanno oggi un ruolo fondamentale di collegamento e di supporto anche nei confronti della nuova emigrazione – ha aggiunto Bianchi – Sono tanti i giovani che decidono di andare all’estero per trovare nuove opportunità di lavoro o per fare un’esperienza di vita o di studio e che nelle strutture all’estero possono trovare un punto di riferimento importante”.
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