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da: organizzatori

Ravenna Jazz, la cui edizione 2015 si sta svolgendo soprattutto nel segno dei grandi cantanti, si concede un appuntamento di prestigio anche con il latin jazz esclusivamente strumentale: sabato 9 maggio al Teatro Alighieri (inizio alle ore 21) arriverà in prima italiana il sestetto dalla più sfolgorante tromba del jazz cubano, Arturo Sandoval. Con lui suoneranno Kemuel Roig (pianoforte), John Belzaguy (basso elettrico), Alexis Arce (batteria), Ricardo “Tiki” Pasillas (percussioni) e Marius Preda (cimbalom). Biglietti: intero da 25 a 15 euro; ridotto da 22 a 12.

Ad alto tasso emozionale anche il concerto Aperitif pomeridiano alla Pasticceria Ferrari (ore 18:30, ingresso gratuito) con ‘Don’ Antonio Gramentieri (chitarre elettriche, classiche, baritone, bass six, lap steel, field recording).

Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e con il patrocinio della SIAE.

Arturo Sandoval è una delle leggende della musica cubana (pur avendo svolto, come non pochi suoi connazionali, gran parte della sua carriera nelle vesti di emigrato). Nato ad Artemisa nel 1949, nel 1977 entra a far parte stabilmente della United Nation Orchestra di Dizzy Gillespie, che è l’idolo di Sandoval e che ne diverrà mentore. Membro fondatore dei mitici Irakere, dai primi anni Ottanta Sandoval inizia una carriera da solista senza sacrificare nessuno dei suoi numerosi talenti.
Come jazzista lo si ascolta al fianco di Woody Herman, Woody Shaw, Michel Legrand, Stan Getz, Tony Bennett, mentre non sono da meno le collaborazioni pop e crossover: Frank Sinatra, Paul Anka, Rod Stewart, Alicia Keys, Céline Dion, John Williams.
Nel frattempo fa man bassa di ogni possibile premio dell’industria musicale ed entra nel mondo del cinema (con le colonne sonore per Havana e Mambo Kings e addirittura con un film dedicato alla sua vita con Andy Garcia: The Arturo Sandoval Story).
In aggiunta, non trascura la sua formazione di musicista classico, esibendosi come solista con le più importanti orchestre sinfoniche. Tra un tour e l’altro, nel 1990 Sandoval ha ottenuto asilo politico dagli USA, ricevendone la cittadinanza nel 1999.

Dopo un lungo legame con l’etichetta discografica GRP, l’attività più recente di Sandoval è documentata dalla Concord, label da sempre particolarmente sensibile al jazz latino. Le incisioni di questi ultimi anni si sono focalizzate su una serie di omaggi: a Dizzy Gillespie, Rafael Méndez, Armando Manzanero.

A sole due settimane dall’uscita del suo nuovo disco con la band Sacri Cuori, ‘Don’ Antonio Gramentieri si esibirà col proprio ‘arsenale’ di chitarre in un solo che si colloca da qualche parte fra la Romagna e il blues.
Le sue composizioni si pongono a cavallo di tutte le americhe e di tutte le italie possibili, in cerca di terre sconosciute su cui tracciare, per poi varcarli, nuovi confini.
Con la band come in solo, la musica di Gramentieri chiude il cerchio delle sonorità americane con un tocco di sano orgoglio nazionale.

Antonio Gramentieri, classe 1972, ha collaborato con artisti del calibro di Marc Ribot, Steve Wynn, Hugo Race, Dan Stuart, John Parish. È il leader dei Sacri Cuori, il cui taglio trasversale tra folk, blues, country, rock, psichedelia e liscio romagnolo li ha resi una band di culto, soprattutto all’estero.

Informazioni

Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656
e-mail: ejn@ejn.it
website: www.erjn.it

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