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da: ufficio stampa Hera

E’ online da oggi il Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Hera. Circa 1,6 miliardi la ricaduta economica complessiva sul territorio servito dalla multiutility. Ottime le performance nell’area di Ferrara, dove la differenziata si attesta al 55,2%.

Dalla ricchezza creata e distribuita alle performance di servizio; dal contenimento delle emissioni degli impianti alle politiche sull’impiego e sugli appalti “responsabili”. Nel nome del cliente e del territorio in cui opera.

Il Gruppo Hera si racconta nei tanti numeri del Bilancio di Sostenibilità 2014, pubblicato oggi online all’indirizzo http://bs.gruppohera.it/ e completamente rinnovato nella forma, più semplice e scorrevole per facilitarne la lettura e individuare rapidamente tutte le informazioni più importanti.

 

Sostenibilità e ricchezza soprattutto per il territorio

Alcuni numeri della sostenibilità economica, per cominciare, che includono anche il contributo di AcegasApsAmga: il valore aggiunto totale, grazie alle acquisizioni societarie e alla crescita organica, sale a 1.387,2 milioni di euro, con un aumento di 32,4 milioni rispetto al 2013 (+ 2,4%). La maggior parte del valore aggiunto, 497 milioni di euro (pari al 35,8%), viene destinata ai lavoratori.

Per quanto riguarda invece la ricchezza complessivamente distribuita al territorio, nel 2014 il dato si attesta a 1.591,7 milioni, il 74% del totale, risultato della somma del valore aggiunto distribuito ai principali interlocutori locali di Hera (lavoratori, azionisti, pubblica amministrazione, comunità locale) per 1.085,5 milioni, con il valore economico delle forniture da realtà del territorio per 506,2 milioni.

 

75,4 milioni di euro di ricchezza distribuita al territorio ferrarese nel 2014

Nei 18 comuni serviti dell’Area territoriale di Ferrara, la ricchezza distribuita complessivamente da Hera è stata pari a 75,4 milioni di euro. Di questi, 27,4 milioni sono andati ai lavoratori, 32,4 milioni ai fornitori locali, 3,6 milioni agli azionisti e 12 milioni agli Enti del territorio come imposte, tasse e canoni.

 

Il “sistema sostenibilità”: cliente al centro, qualità dei servizi intorno

Nella visione di Hera il cliente si conferma al centro, perché la sostenibilità è in primo luogo un impegno nei suoi confronti. Di qui i continui investimenti per aumentare la qualità dei canali di contatto, con tempi di attesa a sportelli e call center fra i più bassi tra quelli delle multiutility italiane. Per quanto riguarda la clientela residenziale, i tempi di attesa al call center Hera passano dai 49 secondi del 2013 ai 40 secondi del 2014, mentre quelli degli sportelli clienti ferraresi si attestano a 10 minuti.

Di particolare importanza il tempo medio di arrivo per le chiamate di pronto intervento gas, sceso nel ferrarese a 35,9 minuti (37,8 nel 2013).

Protagonisti attivi della sostenibilità, i clienti Hera evidenziano una crescente propensione ai servizi on line forniti dall’azienda, che raggiungono i 220.000 iscritti (+15% sul 2013), mentre sono oltre 160.000 coloro che hanno scelto la bolletta elettronica, un dato in costante aumento anche grazie a campagne di promozione innovative come “Elimina la bolletta, regala un albero alla tua città”: nel 2014, con riferimento alla sola area di Ferrara, l’iniziativa ha consentito di piantare 50 alberi, ma altri 50 sono in corso di piantumazione.

Tra le iniziative 2014 che esprimono la vicinanza ai clienti ricordiamo “SOStegno Hera”, la pratica guida alle agevolazioni tariffarie pensata soprattutto per coloro che attraversano situazioni di disagio economico, e “Hera Start up”, l’offerta di energia, telefonia, traffico dati e servizi ambientali a condizioni vantaggiose dedicata ai giovani imprenditori che stanno avviando una loro attività.

 

Differenziata al 55,2% nel territorio ferrarese. Ottimi risultati anche a livello di Gruppo, con il ricorso alla discarica che scende al 12,9%

Ottimi risultati emergono anche dagli indicatori relativi alla sostenibilità ambientale, che fanno del territorio servito da Hera un’eccellenza a livello europeo, con costi di servizio nella gestione dei rifiuti inferiori del 23% rispetto alla media nazionale e del 17% rispetto a quella del Nord Italia.

Continua a diminuire il ricorso alla discarica, che nel 2014 ha riguardato solo il 12,9% dei rifiuti smaltiti (16,4% nel 2013 e 49% nel 2002), un dato ampiamente inferiore non solo alla media italiana (38%) ma anche a quella europea (31%). Ne guadagna la raccolta differenziata, che passa dal 52,6% del 2013 al 54% del 2014, con risultati molto positivi anche nel territorio ferrarese, dove la raccolta differenziata raggiunge il 55,2% e i 397 kg di rifiuti differenziati procapite raccolti (392 nel 2013).

Inoltre, come rendicontato dal report annuale “Sulle tracce dei rifiuti”, il 93,8% dei rifiuti differenziati viene effettivamente portato a recupero, incoraggiando le buone pratiche dei cittadini e alimentando quella parte della green economy attiva nella filiera del riciclo (55 le aziende che valorizzano la raccolta differenziata conferita da Hera, con oltre 3.000 occupati di cui circa 1.300 riconducibili direttamente al recupero di materiali).

 

Il settore idrico fra investimenti e acqua di qualità. 758 i clienti ferraresi assistiti dal Fondo Fughe

Su un totale di 346,1 milioni di euro di investimenti lordi sulle reti nel 2014, ben 114,8 milioni hanno riguardato il settore idrico, con effetti importanti sull’incremento della qualità del servizio erogato, che nel territorio ferrarese è stato in linea con gli standard previsti dalle carte dei servizi nel 99,2% dei casi.

Il risultato più importante riguarda l’acqua del rubinetto di casa, che si conferma di ottima qualità e a basso costo in tutto il territorio servito da Hera. L’azienda, impegnata in 54.187 analisi annue nel solo territorio ferrarese, ne rendiconta i valori con il report annuale “In buone acque” e sensibilizza i cittadini a un consumo sempre più consapevole ed economico.

All’ammodernamento dei sistemi fognari, che proseguirà con interventi importanti come quelli pianificati a Rimini e Trieste (circa 200 milioni di euro entro il 2019), si accompagnano le ottime performance degli impianti di depurazione, che nel 2014 hanno trattato oltre 415 milioni di metri cubi di acque reflue (+8% sul 2013), arrivando a coprire il 90% del territorio servito (con una media nazionale che si ferma al 70%). Nell’area di Ferrara, i depuratori hanno trattato quasi 20 milioni di metri cubi di acqua, con un incremento dell’8% sul 2013.

Sono 5.401, infine, i clienti che hanno beneficiato del Fondo Fughe, istituito da Hera nel luglio 2014 per tutelare i clienti nei casi di perdite occulte sull’impianto di proprietà, vale a dire a valle del contatore, con un rimborso medio pari a 1.210 euro. 758, in particolare, i clienti assistiti dal Fondo Fughe nel solo territorio ferrarese.

 

Sicuri sul lavoro. E sicuri di chi lavora per noi

Per il Gruppo Hera sostenibilità significa sicurezza, sul lavoro e del lavoro.

Rilevante, infatti, l’indotto occupazionale totale generato dall’azienda, che fra lavoratori diretti (8.510) e indiretti (6.781) raggiunge le 15.291 unità.

E diverse le evidenze degne di nota: i lavoratori del Gruppo a tempo indeterminato nel 2014 sono saliti al 97%; sono oltre 330 gli assunti con questo contratto negli ultimi tre anni; i rapporti di fornitura con le cooperative sociali hanno consentito l’inserimento lavorativo di 611 persone svantaggiate.

Anche grazie alle 28 ore di formazione procapite all’anno, dato superiore alla media delle altre utility (pari a 19,5 nel 2013), il Gruppo Hera migliora ulteriormente le proprie performance nella prevenzione degli infortuni, con un indice di frequenza (numero degli infortuni diviso i milioni di ore lavorate) sceso a 22,6 nel 2014, più che dimezzato nell’arco di 10 anni.

Nel 2014 anche AcegasApsAmga ha ottenuto la certificazione sulla sicurezza sul lavoro OHSAS 18001, arrivando così al 90% dei lavoratori del Gruppo. Gli stessi fornitori, attraverso la certificazione SA8000, sono stati sensibilizzati sulle buone pratiche del lavoro e sono state realizzate iniziative di responsabilità anche negli appalti, come l’introduzione della clausola sociale di salvaguardia dell’occupazione e la clausola di limitazione delle percentuali di sconto, per tutelare il personale coinvolto nelle gare e rendere le forniture sostenibili nel tempo. In linea con questi valori, nel 2014 il 76,5% degli affidamenti è stato aggiudicato senza adottare il criterio del massimo ribasso, preferendogli quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa e assegnando il punteggio anche in base a indicatori di sostenibilità ambientale e sociale.

In base ai risultati di una ricerca condotta da Nomisma su 593 aziende fornitrici, il rapporto con Hera ha determinato effetti positivi per le imprese, soprattutto in termini di stabilizzazione delle attività, acquisizione di nuovi mercati, innovazione di processo e di prodotto, incremento dell’occupazione e accesso al credito.

 

Energia, la ricetta dell’efficienza: produrla in maniera sostenibile, consumarne di meno

Continua l’impegno del Gruppo nella produzione energetica green. Nel 2014 oltre 2/3 della produzione energetica elettrica e termica del Gruppo Hera è avvenuto da fonte rinnovabile. Nel territorio ferrarese,ad esempio, sono attivi un impianto solare, un impianto geotermico, 2 impianti di cogenerazione e un impianto di turboespansione.

L’attenzione all’ambiente si è manifestata anche nel contenimento delle emissioni di gas serra generate dagli impianti del Gruppo, diminuite complessivamente del 5%. Per ogni MWh di energia prodotta nel 2014  sono stati emessi 535 Kg di CO2 equivalente (-3% rispetto al 2013) grazie alla riduzione delle emissioni dai termovalorizzatori (-9%) e alla contemporanea maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili (+8%, in particolare per biogas da depuratori e geotermia).

Nel 2014, inoltre, il Gruppo Hera ha ottenuto la certificazione ISO 50001, che premia le migliori pratiche nell’uso efficiente dell’energia, e ha definito un piano di miglioramento energetico: articolato in 54 interventi, entro il 2017 il piano vuole raggiungere l’obiettivo di ridurre del 3% i consumi energetici rispetto al 2013, con un risparmio annuo di oltre 3.400 tep (tonnellate di petrolio equivalente).

 

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