Debito e diseguaglianze sociali. I Mercoledì di Maggio ne parleremo in piazza
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da: Gruppo Cittadini Economia Ferrara
Dopo la crisi del 2008 i paesi più ricchi del mondo hanno dovuto ripagare il buco di trilioni bruciati dalla finanza (si calcola siano stati tre trilioni di dollari)
Questi Paesi hanno utilizzato quote variabili da 5 a 15% dei loro PIL per salvare le banche adducendo come giustificazione che salvando le banche si salvavano i soldi dei risparmiatori. Quei trilioni di dollari sono diventati montagne di debito pubblico, quindi andati a carico di, come sempre, persone, famiglie e imprese.
Sulle spalle delle stesse persone che quando le banche trainavano il boom e facevano soldi a palate con la speculazione non avevano visto cambiamenti in positivo nei loro conti correnti.
E quando la speculazione ha subito una battuta d’arresto qualcuno è stato chiamato comunque a rimettere in circolo quei trilioni di dollari attraverso il pagamento delle montagne di debito pubblico, e quindi Austerità! Ovvero pareggi di bilancio, meno spesa per servizi, ospedali, scuole. Quindi drenaggio di denaro privato attraverso aumento di tasse e diminuzione di spesa pubblica.
Insomma le persone, le famiglie e le aziende che prima non avevano goduto dei boom, sono stati costretti a pagare prima i debiti delle banche e poi adesso attraverso la sofferenza dell’austerity sono chiamatì a pagare anche il debito pubblico da altri creato e voluto.
E volendo specificare ancora meglio, questo sistema crea diseguaglianze sociali incredibili perché una moltitudine di gente lavora, “rimette i debiti”, assicura il benessere di una piccola parte della popolazione mondiale. Per quanto tempo ancora un tale sistema sarà possibile?
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