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da: ufficio stampa Coldiretti
Rispetto alla media del periodo al nord anche il 200% in più di precipitazioni e temperature fuori stagione, che impattano su un territorio debole che ha necessità di maggiori tutele e strutture di salvaguardia.

In Italia è caduta piu’ del doppio della pioggia (+107%) rispetto alla media del periodo a gennaio con le precipitazioni violente ed intese della prima decade del mese di febbraio che hanno peggiorato la situazione. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti, sulla base dei dati Ucea, che lancia l’allarme per i terreni saturi di acqua con il rischio frane in un Paese dove l’82% dei comuni ha parte del territorio a rischio idrogeologico. Nel mese di gennaio – sottolinea la Coldiretti – è caduta il triplo di pioggia in piu’ rispetto alla media al nord (+200%), piu’ del doppio al Centro (+119 per cento) con picchi del 168% in Toscana e il 12 % in piu’ anche nel Mezzogiorno Siamo di fronte – sostiene la Coldiretti – ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense con vere e proprie bombe d’acqua che il terreno non riesce ad assorbire. Servono le opere infrastrutturali per la raccolta e la regimazione delle acque, ma a questa situazione – conclude la Coldiretti – non è certamente estraneo il fatto che un modello di sviluppo sbagliato che ha tagliato del 15 per cento le campagne e fatto perdere negli ultimi venti anni 2,15 milioni di ettari di terra coltivata. Ogni giorno viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) che vengono abbandonati o occupati dal cemento.

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