Vinitaly: arriva dall’Emilia Romagna il vino più antico del mondo
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da: ufficio stampa Coldiretti
Arriva dall’Emilia Romagna quello che è stato definito il “più antico vino del mondo”. È stato presentato questa mattina al Vinitaly di Verona allo stand di Coldiretti presso il Centro Servizi Arena, nel corridoio tra i padiglioni 6 e 7. La riscoperta della storia – informa Coldiretti Emilia Romagna – è la principale leva di innovazione su cui puntano quest’anno i produttori italiani per catturare i consumatori italiani e stranieri.
Quello presentato al Vinitaly deriva sicuramente dalla tecnica più antica del mondo – spiega Coldiretti Emilia Romagna – ma ha un cuore molte romagnolo: le uve di Albana. La tecnica arriva dalla Georgia dove 13 mila anni fa è sopravvissuta la vitis vinifera, la madre di tutti i vitigni moderni. È qui che migliaia di anni fa è nata l’arte di fare il vino conservato in grandi anfore di terracotta messe sottoterra. Gli uomini di queste parti hanno insegnato a fare il vino ai Babilonesi, agli Egizi, ai Greci e ai Romani. Ancora oggi in Georgia fanno il vino come in origine, in grandi anfore di terracotta messe sottoterra. Da questo presupposto – informa Coldiretti Emilia Romagna – l’azienda Tremonti di Imola ha preso le mosse per iniziare la prima produzione di vino in anfore di terracotta. I titolari dell’azienda, Sergio, Vittorio e David Navacchia, hanno chiamato gli esperti georgiani a far da maestri e utilizzando una delle loro grandi anfore da 400 litri per la vinificazione. Oggi raccolgono il frutto del loro lavoro con le prime 600 bottiglie di un vino che hanno chiamato “Vitalba”. Si tratta di Albana ottenuto con 120 giorni di macerazione con le bucce in anfora, solo con lieviti indigeni dello stesso vino e senza solfiti.
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