Giornata mondiale dell’acqua: il contributo di Hera passa anche dalle Sorgenti Urbane
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da: ufficio stampa Hera
Grande successo per le 60 strutture che distribuiscono acqua di rete installate da Hera in collaborazione con i Comuni: nel 2014 erogati quasi 19 milioni di litri d’acqua. Nel territorio ferrarese la Sorgente Urbana di Portomaggiore ha contribuito a tagliare 23,5 tonnellate di CO2 in un anno
Con l’acqua del rubinetto si difende l’ambiente
Il 22 marzo ricorre, come ogni anno dal 1992, la Giornata Mondiale dell’Acqua, voluta dall’Onu per sensibilizzare il mondo sui temi che riguardano il cosiddetto “oro blu”, la risorsa più preziosa e messa in pericolo da sprechi, siccità e riscaldamento globale.
Il Gruppo Hera, secondo operatore in Italia nel servizio idrico con 53 mila km di rete e oltre 3 milioni di cittadini serviti, è da sempre impegnato nel promuovere l’acqua di rubinetto. Usarla, per una famiglia, non significa solo risparmiare soldi, ma anche contribuire a fare qualcosa per l’ambiente. Grazie a Sorgenti Urbane e Case dell’Acqua, Hera cerca di dare il suo contributo. L’Italia, infatti, è tra i primi Paesi europei per consumo di acqua in bottiglia, con oltre 190 litri procapite (Fonte Beverfood 2013). Nel territorio emiliano-romagnolo, invece, queste strutture installate da Hera in collaborazione con i comuni, hanno distribuito nel 2014 quasi 19 milioni di litri di acqua di rete, evitando il consumo e l’acquisto di 12 milioni di bottiglie di plastica.
A Portomaggiore erogati 208 mila litri. Vince l’acqua liscia
La Sorgente Urbana di Portomaggiore nel 2014 ha erogato circa 208 mila litri d’acqua. In particolare, la liscia ha toccato quota 1.893 mila litri, mentre quella gassata si è fermata “solo” a 1.351 litri. Per il territorio il risparmio calcolato è di circa 23,5 tonnellate di CO2 e ben 140 mila bottiglie di plastica in meno nell’ambiente.
Case dell’Acqua e Sorgenti Urbane: cosa sono
Sono strutture aperte al pubblico per potersi rifornire di acqua di rete, la stessa che esce dai rubinetti di casa: sono, infatti, sempre collegate alla rete idrica cittadina. L’acqua non subisce alcun trattamento rispetto a quella che esce dai rubinetti, viene semplicemente resa più fresca grazie a un sistema di refrigerazione e distribuita anche frizzante. Viene quindi erogata senza filtri o addolcitori, perché già buona da bere e controllata da oltre 1.700 analisi al giorno. Si tratta di un’importante iniziativa alla quale Hera partecipa insieme alle amministrazioni comunali e, in alcuni territori, in collaborazione con le società come Romagna Acqua e Unica Reti. Il progetto viene sviluppato attraverso Adriatica Acque, partecipata dal Gruppo Hera, che garantisce anche la manutenzione delle strutture e mette a disposizione il numero verde gratuito 800 323 800 per informazioni e segnalazioni.
Per le famiglie dell’area risparmi per circa 39 mila euro
Scegliere l’acqua di rete ha anche una valenza economica e riguarda soprattutto le famiglie. Per quelle di Portomaggiore nel 2014 la Sorgente Urbana ha portato a un risparmio annuo di 39.500 euro: è la cifra che sarebbe stata spesa comprando la stessa quantità di acqua minerale.
Un successo da 60 strutture sul territorio Hera (e 52 mila litri al giorno)
Le Case dell’Acqua e le Sorgenti Urbane presenti nel territorio gestito da Hera hanno fatto la loro prima comparsa nel 2011 e ad oggi sono ormai 60. Oltre che nel ferrarese, sono dislocate nelle province di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna e Rimini. Hanno avuto grande successo tra i cittadini, tanto che nel 2014 hanno erogato una media di 52 mila litri d’acqua (refrigerata) al giorno. La preferita resta la liscia (13 milioni di litri), sempre gratuita. Di gassata, che costa 5 centesimi a litro, sono stati invece erogati 5,6 milioni di litri.
Nel 2014 le bottiglie di plastica da 1,5 litri “risparmiate” all’ambiente sono state, a livello complessivo sul territorio Hera, più di 12 milioni. E negli ultimi 4 anni questo ha comportato un abbattimento complessivo di 4.300 tonnellate di anidride carbonica, insieme a 800 tonnellate di plastica in meno corrispondenti a oltre 32 mila cassonetti in meno da svuotare.
Anche i dipendenti Hera risparmiano con il progetto Hera2O
È l’azienda che dà per prima l’esempio, con un’attenzione all’ambiente al risparmio idrico che parte dall’interno: dal 2008, infatti, nelle varie sedi Hera sparse sul territorio e nei principali sportelli clienti è attivo il progetto Hera2O, per promuovere l’uso dell’acqua di rete. Nel 2014, bevendo circa 440 mila litri di acqua di rubinetto, grazie agli erogatori installati presso mense e uffici, si è evitato l’utilizzo di oltre 715 mila bottiglie di plastica, con minori emissioni di CO2 pari a 127 tonnellate e circa 450 cassonetti in meno di rifiuti da gestire.
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