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da: ufficio stampa Coldiretti

Mentre i falsi sorpassano il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano nei mercati mondiali, aumenta anche sul mercato italiano la presenza dei similgrana, le cui importazioni sono quasi raddoppiate nel giro di sei anni, passando dalle 14.429 tonnellate del 2009 alle 26.635 del 2014. E’ quanto afferma Coldiretti Emilia Romagna sulla base dei dati del Sistema informativo filiera Parmigiano Reggiano, che ha rilevato nel 2010 e 2011 i due anni di svolta della crescita dell’import. Nel 2010 – informa Coldiretti Emilia Romagna – le importazioni di formaggi duri tipo grana, hanno fatto un balzo in avanti del 38,7 per cento, raggiungendo le 20.008 tonnellate. Altro forte balzo anche nel 2011 quando le importazioni hanno raggiunto le 26.855 tonnellate (+34,2 per cento). Negli anni successivi l’import di questi formaggi concorrenti dei nostri Parmigiano Reggiano e Grana Padano si è stabilizzato costantemente sopra le 26 mila tonnellate, nonostante una leggera flessione negli ultimi anni (–0,1% nel 2014).
Il boom delle importazioni – ricorda Coldiretti – è avvenuto nel pieno della discussione a Bruxelles del nuovo disciplinare del Parmigiano Reggiano, approvato dal Comitato Dop e Igp dell’Unione Europea nel dicembre 2010 ed entrato in vigore all’inizio del 2011. Il disciplinare impone che il confezionamento del Parmigiano Reggiano avvenga solo all’interno della zona d’origine, in modo da garantire maggiori controlli e tutele a favore del consumatore. Il rischio che si è voluto evitare è stato, ad esempio, che nel formaggio grattugiato all’estero potessero finire formaggi a pasta dura che con il Parmigiano non hanno niente a che vedere. Fatta la legge trovato l’inganno? Il forte aumento delle importazioni di similgrana proprio negli anni dell’entrata in vigore della normativa può indurre a pensare male.
Oltre ad aumentare i quantitativi importati – rileva Coldiretti – sono aumentati anche i Paesi d’origine dei similgrana. Nel 2005 i formaggi duri venivano importati prevalentemente da Francia, Germania e Repubblica Ceca, nel 2010 cominciano a prendere piede Polonia e Paesi Bassi e poi dal 2011 arriva l’Ungheria, che sottrae ampie fette di mercato alla Germania.
Da rilevare che negli ultimi anni in Italia è aumentato il consumo di formaggio grattugiato. Lo sottolinea – ricorda Coldiretti – lo stesso Consorzio del Parmigiano Reggiano secondo il quale nel 2014 le vendite di Parmigiano Reggiano grattugiato sono aumentate del 9,2 per cento, raggiungendo le 13.713 tonnellate. Il Consorzio parla di un vero e proprio boom. Peccato che proprio nel 2014 i prezzi del Parmigiano Reggiano pagato ai produttori è crollato del 20%, scendendo sotto i costi di produzione, mettendo a rischio la sopravvivenza di stalle e caseifici.

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