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da: ufficio stampa Coldiretti

È esplosa la passione per l’orto urbano in Emilia Romagna. A testimoniarlo è il record di crescita nelle città capoluogo delle aree verdi destinate a orti pubblici, la cui superficie in soli due anni è più che triplicata, passando dai 200 mila ettari del 2011 ai 612 mila ettari del 2013.

Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna in vista di “Verdi Passioni”, salone dedicato a orti e giardini, ma anche all’agricoltura e all’allevamento amatoriale, in programma al quartiere fieristico di Modena sabato 7 e domenica 8 marzo.

Alla rassegna sarà presente Fondazione Campagna Amica che nel padiglione C, con workshop e attività formative, metterà a disposizione dei visitatori un personal trainer per insegnare a fare l’orto in città, anche per chi non ha terra a disposizione, semplicemente utilizzando una sorta di orto “tascabile”, il ”kit del contadino Giò”, che è possibile assemblare per coltivare erbe aromatiche e ortaggi su balconi e terrazzi. Sempre nel padiglione di Campagna Amica sarà possibile degustare specialità del territorio e acquistare prodotti direttamente dal contadino delle aziende che fanno vendita diretta in Emilia Romagna.

“Verdi Passioni” – commenta Coldiretti Emilia Romagna – è una fiera a misura della città di Modena in quanto, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat, è la prima città in Emilia Romagna per il cosiddetto verde attrezzato (piccoli parchi e giardini di quartiere). Con 2.526.000 metri quadrati la città della Ghirlandina precede Bologna, che si ferma a 2.360 mila. Modena tiene alta anche la bandiera della disponibilità di verde urbano per ogni abitante e si colloca al secondo posto, con 49 metri quadrati di verde a testa, subito dopo Reggio Emilia, che per ogni abitante dispone di 58 metri quadrati, e prima di Ferrara, dove ogni abitante ha a disposizione 46 metri quadrati di verde.

La presenza di aree verdi in ambito urbano – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – rappresenta un fattore ambientale che incide positivamente sull’ambiente, contribuendo alla riduzione degli inquinanti gassosi e delle polveri sottili e al miglioramento del microclima. Il verde inoltre è un fattore fondante del valore paesaggistico dei luoghi e, anche in funzione della sua consistenza e fruibilità, ha dirette ricadute sulla qualità della vita della popolazione.

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