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da: ufficio stampa SBArcheo Emilia-Romagna

In attesa del Carnevale Rinascimentale, al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara si festeggia anche quello “Etrusco”
L’8 e il 15 febbraio, al Palazzo di Ludovico il Moro, due domeniche tra maschere, musica e danze

Al Museo Archeologico Nazionale la festa delle maschere e della teatralità avrà anche il volto di Dioniso.
Il Gruppo Archeologico Ferrarese dedica infatti ai più piccoli “Etruschi in maschera”, laboratorio sulla creazione di maschere ispirate al mito e ai pittoreschi personaggi che caratterizzano il corteo di Dioniso, l’esuberante e affascinante signore del vino, della vegetazione e del teatro.
Saranno proprio le ceramiche attiche di Spina a introdurre i piccoli visitatori nei “retroscena” del mondo greco ed etrusco mentre i personaggi del mito, in carne ed ossa, faranno loro da guida tra le sale del Museo.
E mentre i bimbi sono impegnati nel laboratorio di maschere, i genitori, i nonni e gli altri visitatori potranno partecipare a una visita guidata a tema, condotta dai volontari del GAF.
Al termine, la Sala della Carte Geografiche del museo diventerà il palcoscenico dove i bambini, circondati da magiche e surreali scenografie, potranno sfilare indossando le proprie creazioni.

Ingresso € 5,00 – gratuito per i bambini
Consigliata prenotazione per il laboratorio di maschere: 0532 66299
Domenica 15 febbraio 2015, dalle ore 10

Il Carnevale Rinascimentale si celebra quest’anno sotto il segno di Anna Sforza.
Per questo alle ore 10 il Museo ospita “La cosmesi e i luoghi della bellezza al tempo degli Estensi ed oggi”, conferenza di Stefano Manfredini, Silvia Vertuani, Gian Luca Lodi e Francesco Scafuri.
Dopo l’incontro, si apriranno le danze con “Donne venite al ballo! la Milano di Anna Sforza”, a cura dell’Associazione Danze Antiche di Milano, seguite alle 11,30 da un concerto di musica rinascimentale con il Charivari Ensemble, offerto da Bal’danza.
Nel pomeriggio, alle ore 15, i volontari del GAF offriranno una singolare visita guidata con intervalli musicali e letture dedicate ad Anna Sforza e al suo breve, intenso e sfortunato passaggio per la Corte Estense. L’evento è ospitato nella Sala del Tesoro affrescata dal Garofalo dove, dalla balconata del soffitto, un gruppo di cortigiani, uomini e donne sembra ammirare proprio un…corteo di nozze, fra festoni colorati ricchi di fiori, frutti e nodi d’amore beneauguranti, chiaro simbolo di abbondanza e fertilità.

Ingresso libero, chiusura museo posticipata alle ore 19
In collaborazione con Associazioni Bal’danza, Ferrariae Decus, Fidapa, De Humanitate Sanctae Annae, Soroptmist e Università degli Studi di Ferrara

Palazzo Costabili, detto “di Ludovico il Moro”, sede del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, Via XX Settembre 122
Opera di Biagio Rossetti, il maggior architetto rinascimentale della corte estense, Palazzo Costabili è detto anche “di Ludovico il Moro” per i possibili legami della sua committenza con il famoso Duca di Milano.
Alla raffinata architettura del Palazzo, la cui costruzione è da datare tra la fine del XV ed i primi anni del XVI secolo, si affiancano le sale affrescate da Benedetto Tisi detto Il Garofalo e da Dosso Dossi che rappresentano un’ambientazione artistica di alto impatto unica nel suo genere. In particolare la Sala del Tesoro, luogo di raccolta di opere d’arte e preziosi del padrone di casa, Antonio Costabili, presenta uno stupendo affresco del Garofalo sullo stile di Andrea Mantegna, enfatizzato da un rosone in legno intagliato e dorato.
Acquisito dallo Stato nel 1920, il Museo fu inaugurato nel 1935 per ospitare i materiali provenienti dalla città etrusca di Spina, uno dei più ricchi e importanti empori del mondo antico, attivo tra la metà del VI e gli inizi del III secolo a.C. La fama di Spina nella storia degli studi è da attribuire in massima parte all’impressionante complesso funerario costituito dalle oltre 4000 tombe della necropoli, da cui proviene una delle maggiori raccolte di vasi greci a figure rosse del mondo.
La secolare storia di Palazzo Costabili detto “di Ludovico il Moro”, riportata all’originario splendore con i restauri degli apparati decorativi e monumentali, si sposa nel nuovo allestimento del Museo con le moderne tecniche di comunicazione, per fornire ai visitatori un percorso di straordinaria suggestione culturale.

info su www.archeoferrara.beniculturali.it

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