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da: organizzatori

“per non dimenticare di ricordare…”
con un omaggio a Giorgio Bassani ed a Primo Levi

Mercoledì 4 febbraio 2015, alle ore 17.00 allo Spazio d’Arte L’Altrove di via de’ Romei, 38 si terrà un doppio evento letterario a ricordo del Giorno della Memoria e del Giorno del Ricordo.
Un non dimenticare di ricordare a tutto tondo: coordinato e realizzato dalla giornalista e scrittrice Maria Cristina Nascosi Sandri e da Francesca Mariotti, presidente dell’Associazione “Olimpia Morata”, ospite dell’incontro, il duplice evento proporrà la lettura di liriche scritte dai bambini di Terezín, il campo di concentramento dei bambini per eccellenza, il fiore all’occhiello della propaganda nazista in cui trovaron la morte quasi 15.000 piccoli, tutti sotto i quattordici anni.
Tra essi spicca, in particolare, il nome di František Franta Bass, vero piccolo grande poeta, le cui opere son particolarmente note e ricordate con testimonianze a Praga, al museo che raccoglie i disegni e gli scritti di quelle piccole grandi vittime ed alla sinagoga vecchia nuova, nella città antica. Molti anni fa Ferrara omaggiò ‘quei bimbi’ con una mostra particolarissima e commovente tenuta alle Grotte del Boldini, fortemente voluta dall’allora assessore comunale alla cultura, la compianta e sensibile docente di greco e latino, Maria Teresa Ronchi Travagli, costituita da poesie e disegni.
Last but not least, un pluri-pensiero in poesia sarà dedicato al nostro grande Giorgio Bassani, il nume tutelare, non solo letterario, della nostra più autentica Ferraresità ed uno in prosa a Primo Levi, grande anima di intellettuale, vittima di una Shoah a posteriori, lui, sopravvissuto ad Auschwitz…
Ulteriori ricordi, documentazioni e scritti anticiperanno, infine, la celebrazione della giornata del Ricordo delle foibe, il 10 febbraio, un’altra orribile pagina della storia dell’umanità intera, rimasta per troppo tempo quasi dimenticata e definita dalla stessa Mariotti “…un vero eccidio di Italiani a cui venne strappata la terra e la vita in modo indiscriminato e insensato, come solo una guerra può permettere (….) ”. Le foibe son cavità carsiche di origine naturale con un ingresso a strapiombo: fu in quelle voragini dell’Istria che fra il 1943 ed il 1947 furon gettati vivi o morti, quasi 10.000 italiani.

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