LA NOTA
Antiche dolcezze di Ferrara fra Boni, Europa e Leon d’Oro
Tempo di lettura: 3 minuti
Incollati alla vetrine, non ne abbiamo mai abbastanza. Proprio mai. Dolcetti, torte, tortine, panettoni, pastine, pastarelle, gelati, semifreddi, caramelle, muffin, macarons, praline, cioccolatini.
Dolcezza, morbidezza, tenerezza. Ne abbiamo avuta tanta, in queste feste, viziati e coccolati come quando, da bambini, appiccicavamo mani e naso ai vetri dei panettieri e dei bar come Boni. C’erano i supporter di quest’ultimo e quelli del bar Europa, quasi due fazioni agguerrite e convinte della bontà superiore del cannoncino alla crema dell’uno o dell’altro. C’era poi chi tifava per i dolci del Leon d’Oro o per quelli del Centro Storico. Chi più chi meno, ciascuno era un ‘afecionado’ di un suo posto che lo accoglieva nelle domeniche pomeriggio o nelle sere d’estate. Se poi si cercava il buon gelato, il K2 dagli antichi banconi era pronto a servire i più golosi.
Oggi le pasticcerie del centro sono ancora quelle storiche, dalle quali emana sempre il delicato profumo del croccante pasticcio alla ferrarese o del panpepato, ma ve ne sono anche di nuove. In questo periodo soffici panettoni addobbati con presepi e babbi natale sorridono ai passanti golosi e un po’ appesantiti dai bagordi culinari natalizi, tutto ancora sfavilla. Mi perdo nella ricciolina salata o nelle paste alla squisita crema pasticciera, Ferrara sa di casa anche per questi eterni profumi, oltre che per la ciambella che mi corre incontro. Mi attende a braccia aperte, lei e il suo zucchero a velo leggero. Quasi con un immenso abbraccio morbidamente cosmico.
Restiamo incollati alle vetrine allora, ancora un po’, perché no, nell’attesa che il nuovo anno arrivi con tante belle novità e che il vecchio se ne vada, portandosi via solo noie e dispiaceri e lasciandoci i ricordi di quanto di bello ci ha, invece, portato.
Ammiriamo queste vetrine dolci e colorate, perché dolcezza e colore arrivino a tutti voi. Godetevi questo capodanno dal sapore di miele, ammirate il nostro Castello che darà ancora spettacolo infuocato. Bevete alla nostra e alla vostra salute, brindate all’amicizia, all’amore, a questo giornale che ha dato tanto a tanti.
Le pasticcerie di tutti il mondo vi sorridono e vi mandano tanti baci dolci. Un clap clap per tutti voi. Tanti auguri caramellati.
Buon anno, allora, cari lettori, fedeli amici di ogni giorno.
Buon anno a tutti voi, e tanta dolce felicità.
Salute a tutti, poi. Tanta.
Serenità.
La dolcezza non ha confini: Pasticceria Eliseevskij, Prospettiva Nevskij 56, San Pietroburgo (foto di Simonetta Sandri)
Ferrara film corto festival
Iscrivi il tuo film su ferrarafilmcorto.it
dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.
Simonetta Sandri
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it