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Dal genio di Jon Fosse, premio Nobel per la letteratura 2023, un albo di incantevole forza poetica, una fiaba moderna sul potere inconsapevole e sconfinato dei bambini, sulla forza dell’immaginazione e della musica: “La piccola violinista”, edito da Iperborea, in libreria dal 9 ottobre.

Lo scrittore e drammaturgo norvegese Jon Fosse, premio Nobel per la letteratura 2023, classe 1959, ama scrivere di ciò che non conosce e ha un modo suo di concepire la scrittura: mettersi all’ascolto e registrare la voce che affiora nel silenzio. Trascrivere, quasi pregare. La scrittura è, per lui, ‘una luce dentro le tenebre’.

Da bambino è cresciuto in una fattoria, è stato un pittore e un chitarrista rock, ha sofferto di una certa malinconia e ha usato l’alcol come medicina. Ad un certo punto della sua vita si è avvicinato ai quaccheri e ha poi compiuto un lungo percorso spirituale nel cattolicesimo. Una vita ricca e, a tratti, tempestosa. Come quelle che un artista sa avere.

Mettersi all’ascolto è un ottimo e meraviglioso esercizio. Soprattutto se lo si fa in silenzio.

In La piccola violinista, appena uscito con Iperborea, l’ascolto è principe e principio. La storia di una bambina che suona il violino, e quando, nella sua cameretta, si mette le mani davanti agli occhi riesce a vedere quel che vuole, guardandovi attraverso.

Come mi piacerebbe avere questo superpotere! Che magia sarebbe capire e sapere, per tempo, magari per soccorrere o evitare tragedie e dolori.

Un giorno la piccola si porta le mani davanti agli occhi e vede suo padre solo e triste su uno scoglio sperduto in riva al mare, accanto a una barca capovolta; capisce subito che ha bisogno del suo aiuto. Così la piccola si mette in viaggio per raggiungerlo, guardando verso nord, sud, est e ovest e camminando veloce, ma si trova davanti una montagna invalicabile. Rupi, crepacci e strapiombi sono gli ostacoli. Ovunque, apparentemente insormontabili. Allora suona il suo violino e la roccia si apre, lasciandola passare.

La bambina riprende il cammino trovandosi intrappolata nei fanghi di una palude. Di nuovo suona il violino e il suolo si indurisce, permettendole di proseguire.

Così arriva al mare, ma deve attraversarlo per raggiungere il padre. Suona ancora il violino e le onde si alzano, aprendole un passaggio. Magia e incanto.

Finalmente trova il padre, che la abbraccia felice e incredulo, e superando ogni altro ostacolo, grazie alla sua musica lo riporta a casa.

La piccola violinista racconta la storia magica di una bambina che aiuta un genitore in difficoltà con la sua capacità di vedere e di creare, con la forza dell’amore e dell’arte.

Una parabola semplice ma densa di significati sui poteri spontanei, inafferrabili e salvifici dell’infanzia. Meraviglioso. E per tutti.

Jon Fosse e Øyvind Torseter (illustrazioni), La piccola violinista, Iperborea, Collana I Miniborei, Milano, 2024, 32 p.

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Jon Fosse

Jon Fosse, foto Agnete-Brun

Autore di narrativa, teatro, poesia e saggistica, è considerato una delle voci letterarie più influenti del nostro tempo, tradotto in più di cinquanta lingue e rappresentato sui palcoscenici di tutto il mondo. Attualmente vive nella residenza onoraria di Grotten, un parco a Oslo, concessagli dal re per i suoi meriti letterari. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, culminati nel Nobel nel 2023, figurano anche quelli per i suoi libri per bambini, come il Deutscher Jugendliteraturpreis.

Øyvind Torseter

Oyvind Torseter, foto Kitty Crowther

Nato il 2 ottobre 1972, è cresciuto tra i fiordi come artista, illustratore, fumettista e scrittore. Le immagini nei suoi libri possono seguire il testo, ma anche giocare e sperimentare con disegni liberi che contengono dettagli e storie, capaci di discostarsi dal testo per esplorarlo. Nel 2008 ha vinto il Bologna Ragazzi Award.

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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