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Si è chiusa sabato 26 ottobre la VII Edizione del Ferrara Film Corto Festival “Ambiente è Musica” (FFCF) alla Sala Estense. Ospite d’onore Emiliano Toso. Annunciato il gemellaggio con “Luoghi dell’Anima – Italian Film Festival”, ideato da Andrea Guerra

‘Sold out’ il 26 ottobre, per la serata conclusiva della VII Edizione del Ferrara Film Corto Festival “Ambiente è Musica” (FFCF), al Teatro Sala Estense, con il Concerto esperienziale a 432 Hz del pianista e compositore Emiliano Toso e la cerimonia di premiazione. Il Concerto esperienziale ha visto la presenza straordinaria dell’Arch. Alfredo Bigogno e del suo Sistema MAMI VOiCE. La serata è stata organizzata con il sostegno di Beauty Pioneers, Giannantonio Negretti · Humanistic Cosmetics e Scivales Pianoforti.

Emiliano Toso, foto Valerio Pazzi

Annunciato il gemellaggio con “Luoghi dell’Anima – Italian Film Festival” – festival internazionale del cinema sui territori e la bellezza ideato da Andrea Guerra e promosso dall’Associazione Culturale Tonino Guerra – la cui V Edizione si terrà dal 9 al 15 dicembre fra Santarcangelo di Romagna, Rimini e Pennabili. A tale importante evento Ferrara Film Corto Festival “Ambiente è Musica” parteciperò con cortometraggi provenienti dalle sue edizioni.

Al concerto è seguita la Cerimonia di Premiazione dei cortometraggi in concorso durante la quale sono stati attribuiti i premi principali nelle 3 categorie di iscrizione (targa e premi in denaro), i 6 premi speciali (targa) e le menzioni speciali della giuria professionale, composta da cinque illustri personaggi del mondo del cinema, dello spettacolo e delle arti, in maggioranza femminile. Presieduta da Andrea Guerra, musicista e compositore di colonne sonore, la giuria professionale è stata composta da Loredana Antonelli, artista multimediale, Ludovica Manzo, cantante e compositrice, Rita Bertoncini, docente e documentarista, Roberta Tosi, storica e critico d’arte. Consegnato anche il premio speciale attribuito dalla Giuria Giovani al miglior corto in concorso, grazie alla collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore Giosuè Carducci e l’Istituto di Istruzione Superiore Luigi Einaudi di Ferrara.

Di seguito la lista dei vincitori.

PREMIO FFCF 2024 AL MIGLIOR CORTO NELLA CATEGORIA “AMBIENTE È MUSICA”

Vincitore: It takes a village…, di Ophelia Haratyunyan

IT TAKES A VILLAGE (Armenia, 23′, “Ambiente è Musica”) di Ophelia Harutyunyan

Mariam vive in un remoto villaggio armeno senza uomini. Nel giorno del suo compleanno, le speranze di riunirsi con il marito per i festeggiamenti vanno in frantumi.

Con la seguente motivazione: Per la semplicità, l’immediatezza, la forza del racconto corale di resistenza, resilienza e reazione ad una situazione subìta. Per la limpidezza e l’incanto con i quali sono dipinti i tratti del valore umano e universale della collettività come entità di supporto e sostegno.

It takes a village, Ophelia Harutyunyan, foto Valerio Pazzi

PREMIO FFCF 2024 AL MIGLIOR CORTO NELLA CATEGORIA “BUONA LA PRIMA”

Vincitore: Vision d’été, di Anna Crotti, Lucrezia Giorgi e Anais Landriscina

VISION D’ÉTÉ (Italia, 20′, “Buona la Prima”) di Anna Crotti, Lucrezia Giorgi e Anaïs Landriscina

Chi siamo noi essere umani e come ci rapportiamo alla Natura? Abbiamo un’educazione innata nei confronti della Terra? Nel mezzo di un’estate torrida, in cui una volta di più il cambiamento climatico appare in tutta la sua inarrestabile potenza, la protagonista, una giovane francese, chiama sua madre confidandole in maniera concitata di sentirsi stritolata dall’atmosfera cittadina e dalla crescente gentrificazione del territorio su cui sorge la sua città natale, Marsiglia. È l’inizio di un viaggio, di una fuga che non troverà risposte ma solo altre domande.

Con la seguente motivazione: Per la capacità di essere onesto e diretto nel denunciare, con grande attenzione, originalità e sensibilità, la costante e inarrestabile dissoluzione del mondo moderno e contemporaneo, attraverso uno sguardo raro e particolare che a tratti si fa poesia, che invita a so-stare, a fare silenzio e a porsi domande.

Anais Landriscina e Anna Crotti per Vision d’été, foto Valerio Pazzi

PREMIO FFCF 2024 AL MIGLIOR CORTO NELLA CATEGORIA “INDIEVERSO”

Vincitore: Tu quoque, di Luca Fattori Giombi

TU QUOQUE (Italia, 11′, “Indieverso”) di Luca Fattori Giombi

È trascorso molto tempo dall’ultima volta che ha visto Sarah, sua sorella, ma Abdel non può più aspettare oltre, deve assolutamente parlare con lei. Ne scaturirà un incontro che segnerà in maniera irreversibile la dimensione più profonda del loro rapporto

Con la seguente motivazione: Per la capacità e il coraggio, attraverso una sceneggiatura ben costruita in cui il crescendo dei dialoghi e della tensione rendono il colpo di scena finale un necessario e salutare pugno nello stomaco, di incrociare e affrontare in maniera intersezionale tematiche delicate e scottanti, soprattutto in certe culture sulle quali purtroppo vige ancora un atteggiamento patriarcale e giudicante da parte della società e del mondo dell’informazione.

Tu quoque, Miguel Gatti, foto Valerio Pazzi

PREMIO FFCF 2024 DELLA GIURIA GIOVANI AL MIGLIOR CORTO

Vincitore: Super Giò, di Gianni Aureli

SUPER GIÒ (Italia, 20′, “Indieverso”) di Gianni Aureli Giò vive con suo fratello Francesco e due grandi passioni: i documentari sulle farfalle e i supereroi. Da quando il suo amico Marco ha inventato le tabelle colorate che scandiscono la sua giornata, per lui è tutto più sereno. Perché Giò è giovane, fa il designer ed è nello spettro autistico: nulla è più importante di Francesco e della sua routine, le due cose che danno forma al suo mondo. Quando Francesco scopre di avere pochi mesi di vita, Giò deve dare al suo mondo una forma nuova.

Con la seguente motivazione: Per l’ottimo trattamento delle tematiche con approccio delicato e ironico. Per la capacità di puntare i riflettori sulle potenzialità delle persone con disabilità.

PREMIO FFCF 2024 AL “MIGLIOR DOCUMENTARIO”

Vincitore: Home, di Nina Baratta e Valerio Armati

HOME (Italia, 17′, “Indieverso”) di Valerio Armati e Nina Baratta

Un palazzo occupato: 60 stanze, 70 famiglie, 50 bambini. Due registi: Valerio che ha 9 anni e Nina che ne ha 39. Due autori con in comune una grande sensibilità, si uniscono per documentare una realtà delicata e complessa, al fine di raccontare cosa significa vivere in occupazione. Le interviste agli abitanti, attraverso risposte precise, fatte di numeri, cercano di portare ordine nello spazio sconosciuto dell’occupazione mentre i tableaux vivant ci mostrano cristallizzata la realtà di quei luoghi, lasciando a chi guarda il tempo per respirarli fino in fondo e farli propri. Un percorso immersivo che sa oscillare tra la fantasia del bambino e la realtà, e che sa portarci dentro questo mondo spesso distante e strumentalizzato in modo semplice e diretto, senza retorica.

Home, Nina Baratta, foto Valerio Pazzi

PREMIO FFCF 2024 ALLA “MIGLIOR FOTOGRAFIA”

Vincitore: José Azuela per “Trinidad”

TRINIDAD (Messico, 11′, “Ambiente è Musica”) di José Manuel Azuela Espinosa e José Azuela

Ambientato negli anni Cinquanta, questo western messicano racconta la storia di tre bambini che, desiderosi di conservare il ricordo del nonno, ne rubano le ceneri dal cimitero.

Trinidad, Jose Manuel Azuela Espinosa, foto Valerio Pazzi
Trinidad, Jose Manuel Azuela Espinosa, foto Valerio Pazzi

PREMIO FFCF 2024 ALLA “MIGLIORE ATTRICE”

Vincitrice: Nanor Petrosyan per “It takes a village…”

PREMIO FFCF 2024 AL “MIGLIORE ATTORE”

Vincitore: Riccardo De Filippis per “Benzina”

BENZINA (Italia, 20′, “Indieverso”) di Daniel Daquino

Vincenzo gestisce un distributore di benzina su una strada provinciale. Soffre di un disturbo ossessivo compulsivo che rende la sua vita piena di gesti e rituali maniacalmente ordinati. Passano le ore, le canzoni allo stereo, le macchine e gli scherzi di due ragazzini. Solo una donna sembra accorgersi di Vincenzo e accendere in lui qualcosa che lo fa reagire in modo inaspettato.

PREMIO SPECIALE FFCF 2024 “#CLIMATECHANGE”

Vincitore: Dr Vaje, di Carmelo Raneri

DR. VAJE (Italia, 20′, “Ambiente è Musica”) di Carmelo Raneri

In un barrio marginale dell’Avana, vive e lavora “Dr. Vaje” un filosofo-calzolaio che dona nuova vita a scarpe oramai logore, nel rispetto della Madre Terra.

Dr Vaje, Carmelo Raneri, foto Valerio Pazzi

PREMIO SPECIALE FFCF 2024 “MUSICA INDIE”

Vincitore: Stephen Warback per “One note man”

THE ONE NOTE MAN (Regno Unito, 22′, “Ambiente è Musica”) di Jason Watkins

Un musicista vive una vita premurosa. Ogni giorno è esattamente come il successivo, proprio come piace a lui. Un giorno, però, la sfortuna e il destino si scontrano, interrompendo la sua routine e sconvolgendo il suo mondo per sempre

MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA

Vincitore: Radio perla del tirreno, di Noemi Arfuso

RADIO PERLA DEL TIRRENO (Italia, 17′, “Buona la Prima”) di Noemi Arfuso

Mimmo Villari nel 1975 ha 29 anni e vive in Calabria. In quel periodo sorgono le prime esperienze di radio pirata in Italia. Villari è elettrizzato dalle voci a riguardo e non perde tempo: si auto costruisce un trasmettitore in fm e mette su così Radio Perla del Tirreno, la prima radio pirata di Bagnara Calabra. Attraverso la cronologia delle registrazioni in radio e dei filmati girati da Mimmo stesso si ottengono intrecciate la sua storia e quella della città. Le voci della radio riflettono sulla politica, sulla filosofia, sull’ educazione civica, creando un discorso che è il ritratto di una società e di un’epoca.

MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA

Vincitore: Ginevra Francesconi per “A voce nuda”

A VOCE NUDA (Italia, 16′, “Buona la Prima”) di Mattia Lobosco

Cosa faresti se un giorno una persona senza volto ti ricattasse e diventasse il tuo peggior incubo? La prima reazione di Camilla, musicista, 17 anni, dopo essere stata vittima di sextortion è quella di vergognarsi, nascondersi e rinunciare alle sue passioni e alle sue esibizioni. Riuscirà a trovare la forza per reagire e riappropriarsi di ciò che le è stato strappato?

MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA

Vincitore: Mattia Mazzini per “50mm”

50MM (Italia, 18′, “Buona la Prima”) di Joseph Ragnedda

Will è un ragazzo molto giovane che ha ereditato dal padre la passione per la fotografia. Quando un giorno scopre alcune foto scattate a casa sua, cercherà di capire cosa davvero si nasconde dietro quegli scatti.

Il Ferrara Film Corto Festival “Ambiente è Musica” è Patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia di Ferrara, dal Comune di Ferrara, dall’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna e dalla RAI TGR.

Con il sostegno di Beauty Pioneers, Giannantonio Negretti-Humanistic Cosmetics, Terra Viva Design, Pubbliteam; partner istituzionali: Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara; partner organizzativi: Associazione Ferrara Musica, Consorzio Factory Grisù, Officine Europa APS, Scivales Pianoforti, Mami Voice, Notorious Cinemas; partner didattici: Istituto di Istruzione Superiore Luigi Einaudi, Istituto di Istruzione Superiore G.Carducci, Istituto di Istruzione Superiore Vergani Navarra, Blow Up Academy; partner distributivi: Associak, Première Film, Son of a Pitch, Sayonara Film; ospitalità: Radisson Ferrara, Hotel Touring, Princess Art Hotel Ferrara. Partner editoriali: Add Editore, Edizioni Primavera, il Mulino, Pendragon; in partnership con: Ferrara La Città del Cinema, Luoghi dell’Anima Ita Film Fest, Settetre Music, Wildflowers Laboratorio Floreale, Periscopionline,it, CNA Ferrara, CNA Foer, Officina Teatrale A_ctuar, ESMA Creative Studio. Un ringraziamento alla libreria laFeltrinelli, alla libreria per ragazzi Testaperaria di Ferrara e alla Cooperativa Culturale Giannino Stoppani / Accademia Drosselmeier.

 

Ferrara Film Corto Festival “Ambiente è Musica”: www.ferrarafilmcorto.it

Luoghi dell’Anima – Italian Film Festival: https://www.luoghidellanima.it

Foto Valerio Pazzi

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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