Pampapato/Pampepato di ferrara: buona la prima. La pubblica audizione mette tutti d’accordo
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da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara
Govoni: “La presenza così estesa di produzioni tipiche è legata alla particolarità del territorio e della storia ferrarese, che ha permesso la creazione e il mantenimento nel tempo di tradizioni produttive, gastronomiche e culturali molto diversificate”
Ministero delle Politiche Agricole e Regione Emilia-Romagna sono ormai di casa in Camera di commercio. C’era molta attesa per l’esito della riunione di “pubblico accertamento” (la decima dopo quelle relative all’aglio di Voghiera, all’asparago verde di Altedo, alla coppia ferrarese, al melone mantovano, alla pera dell’Emilia-Romagna, alla pesca e nettarina di Romagna, al riso del Delta del Po, al vino del Bosco Eliceo, alla salama da sugo e ai cappellacci di zucca ferraresi) per la proposta di Indicazione Geografica Protetta (IGP) – ovvero il marchio che tutela l’area di produzione – dei “Cappellacci di zucca ferraresi”. Nel corso dell’audizione, svoltasi nella sede dell’Ente di Largo Castello giovedì 11 dicembre, Ministero delle Politiche Agricole e Regione Emilia-Romagna hanno letto per filo e per segno il disciplinare di produzione, che ha trovato tra gli imprenditori presenti ampia condivisione. A darne notizia la stessa Camera di commercio, convinta che le produzioni tipiche, se lette come simboli locali di storia, tradizioni e costumi, diventano straordinaria fonte di attrazione turistica. Il prossimo passaggio dell’iter voluto dall’Unione Europea, la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
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