Pace subito! Parliamone in classe
Inoltro in maniera convinta questa proposta del Gruppo Nazionale Ricerca Educazione alla Pace e alla Nonviolenza del Movimento di Cooperazione Educativa alla quale aderisco, contribuisco con un lavoro svolto in classe ed invito a partecipare.
PER I DOCENTI DELLE SCUOLE SECONDARIE
Cari e care insegnanti, il rischio che le guerre attuali, oltre a non cessare, divampino in guerre ancora più tremende e globali è molto alto e crediamo debba coinvolgere tutti i giovani nella riflessione. Papa Francesco è l’unico leader mondiale che da tempo confida nell’impegno diretto dei giovani e parla di terza guerra mondiale strisciante.
Crediamo che attualmente non ci sia tema migliore da affrontare nelle scuole se non questo e sarebbe un’attività didattica molto utile e pertinente per la crescita e la maturazione dei ragazzi e delle ragazze. Vi invitiamo a dedicare del tempo ad ascoltare il pensiero dei vostri studenti e delle vostre studentesse sulla situazione attuale e sulle proposte che, siamo certi, saprebbero trovare per provare a invertire la tendenza a fare guerre ogni qualvolta si presenti un conflitto tra le nazioni.
Siamo certi che loro e voi insegnanti sapreste farlo nel rispetto delle ragioni e delle priorità dei diversi contendenti. Potreste leggere nelle classi il nostro Appello a cessare il fuoco subito e discuterne (in allegato Appello per il cessate il fuoco di Europe for Peace Piacenza a cui aderisce il MCE e un breve video dei ragazzi di un liceo di Parma).
Altrimenti parlare di Educazione civica a scuola non ha senso, come non avrebbero senso gli articoli approvati nel 1989 nella Dichiarazione dei Diritti dei Bambini e dell’Infanzia e quelli della Costituzione Italiana, dove si dice che anche i bambini e i ragazzi hanno il diritto di esprimersi su tutte le questioni che li riguardano. Con fiducia e speranza contiamo che tanti insegnanti si attivino in questo senso.
PER I DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA
Care maestre e cari maestri, sappiamo quanto vi stiano a cuore tutti i bambini e le bambine che quotidianamente accogliete a scuola. Pensiamo che in questo momento occorra farsi carico delle domande che alunni e alunne si fanno e cercare di aiutarli ad esprimere il loro disagio.
Per questo vi proponiamo di far raccontare liberamente ai vostri alunni e alle vostre alunne il loro vissuto ponendogli una semplice domanda: “È importante fermare le guerre? Perché?”
I bambini e le bambine potrebbero esprimersi attraverso un breve scritto, un disegno, un video o altro, sia in forma individuale che collettiva. Chi vuole potrà inviarci il materiale a: educationpaix@mce-fimem.it
CIÒ CHE PREVEDE LA LEGGE PER IL DIRITTO DI BAMBINE/I E RAGAZZI/E AD ESPRIMERSI
Convenzione Onu
La Convenzione Onu è stata adottata dall’Assemblea delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989.
Sono ben 193 i Paesi che hanno adottato questo strumento internazionale (ad eccezione di Somalia e Stati Uniti). L’Italia ha adottato la Convenzione nel 1991 con la legge n. 176.
La Convenzione si compone di 54 articoli. I primi 41 contengono l’elenco dei diritti e delle libertà riconosciuti ai bambini/e e ai ragazzi/e fino al raggiungimento della maggiore età; gli articoli dal 42 in poi individuano gli obblighi degli Stati nel dare attuazione e garantire l’esercizio e il rispetto dei diritti in essa contenuti.
L’articolo 12 dice che bambini e ragazzi hanno diritto a esprimere la loro opinione su quello che interessa o riguarda loro e che gli adulti hanno il dovere di prendere in considerazione le loro idee.
Dice che hanno diritto di pensare quello che vogliono, in tutta libertà. E che hanno diritto di esprimersi tramite Internet o la stampa, attraverso disegni o con ogni altro mezzo a loro scelta. E anche in questo lo Stato deve aiutarli, non ostacolarli o censurarli e metterli nella condizione di potersi esprimere liberamente nel rispetto della libertà di tutti.
Articolo 13
- Il fanciullo ha diritto alla libertà di espressione. Questo diritto comprende la libertà di ricercare, di ricevere e di divulgare informazioni ed idee di ogni specie, indipendentemente dalle frontiere, sotto forma orale, scritta, stampata o artistica, o con ogni altro mezzo a scelta del fanciullo.
Articolo 14
- Gli Stati Parti rispettano il diritto del fanciullo alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione.
Costituzione italiana
Articolo 21
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Appello a cessare il fuoco subito
Scarica e stampa il pdf:
Appello Pace subito
Video dei ragazzi e delle ragazze di un Liceo di Parma
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Mauro Presini
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