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Proprio in questi giorni va in scena al Teatro Sistina di Roma il musical “Tutti insieme appassionatamente” [vedi], con la coppia, molto amata dal pubblico, formata da Luca Ward e Vittoria Belvedere.
Si celebra, infatti, un importante anniversario di uno dei film musicali più amati di tutti i tempi, nel 50° dalla sua uscita nei cinema. Quasi un invito che giunge, benvenuto, in un periodo che dovrebbe essere pieno di serenità: riunirsi, tutti insieme, intorno al Teatro per ridare passione, ottimismo, allegria e serenità al pubblico. L’occasione per rispolverare un bellissimo film che abbiamo visto quasi tutti, da bambini.

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La locandina

La pellicola, interpretata dalla splendida Julie Andrews, uscì nelle sale all’inizio del 1965 e da allora resta uno dei classici più belli. Molte generazioni hanno cantato “Do-re-mi” con i propri bambini e ancora oggi questo musical può riuscire nella missione di riunire a teatro o davanti alla televisione intere famiglie. Alla vigilia o il giorno di Natale. Spesso all’Epifania, davanti a una tiepida e morbida fetta di pandoro. Ricordiamo tutti il severo e rigido militare Von Trapp che, come molte belle favole a lieto fine, verrà ammorbidito e domato dalla dolcezza e dal candore femminili. Ricordiamo le musiche, i balli, le canzoni spensierate, le bellezze dei panorami.

Il film è ambientato nella romantica Salisburgo, in Austria, nel 1938, con Maria, orfana allevata in un convento che studia per diventare suora e con le consorelle che hanno seri dubbi sulla sua reale vocazione: ama troppo cantare e ballare ed è spesso indisciplinata.
Per metterla alla prova, la madre superiora la invia come governante dei sette figli (cinque ragazze e due ragazzi) di un vedovo, già comandante della Marina Imperiale Austriaca, Georg Ritter von Trapp. I sette bambini (Liesl, Friedrich, Louisa, Kurt, Brigitta, Marta e Gretl) dimostrano ostilità nei confronti della nuova ed ennesima istitutrice ma dopo una serata in cui si rifugiano nella camera di Maria perché impauriti da un temporale, i loro sentimenti per la novizia cambiano radicalmente.

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Il Comandante Von Trapp

Quella sera stessa, il Comandante riceve un telegramma che lo invita a trascorrere del tempo a Vienna, ospite della sua amica (e pretendente), la Baronessa Schraeder, e decide di partire il giorno dopo. Maria cerca di convincerlo a farle avere della stoffa per farne dei vestiti da gioco per i ragazzi, ricevendo un rifiuto. Avendo saputo che le tende della sua camera sarebbero state sostituite, Maria decide di usare quella stoffa per ricavare i vestiti dei ragazzi, contravvenendo agli ordini espliciti del Comandante.

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La celebre scena del pic nic

Durante la sua assenza, Maria porta i ragazzi a fare una passeggiata per Salisburgo, che culmina con un simpatico e allegro picnic sui pendii che circondano la città. I ragazzi sono felici e si lasciano andare a confidenze, grazie alle quali Maria capisce che i tiri che avevano allontanato tutte le altre istitutrici avevano il solo scopo di attirare l’attenzione del padre e decide di trovare un altro modo per ottenere quell’attenzione.
Passano settimane durante le quali Maria porta spesso i ragazzi a spasso per città e monti, ma di fronte all’ennesima “marachella” e disubbidienza della ragazza (i vestiti fatti con le tende nonostante il divieto e una gita in barca non annunciata), il Comandante ordina a Maria di andarsene; ma saranno proprio i figli a fargli cambiare idea («Lei ha riportato la musica in questa casa»).
La Baronessa, intanto, ha intuito l’interesse del Comandante per Maria e riesce a manipolarla per farla fuggire in convento; Maria abbandona, quindi, i Von Trapp, mentre in casa vigono noia e tristezza. I bambini non accettano l‘annuncio del matrimonio del Comandante con la Baronessa e raggiungono di nascosto il convento per convincere Maria a tornare. Ma lei è in clausura e non può e non vuole ricevere visite. Saputo della visita dei ragazzi, la madre badessa manda a chiamare Maria e, rendendosi conto che quest’ultima è innamorata del Comandante, la convince a tornare: «Nasconderti nel convento non può risolvere i tuoi problemi. Li devi affrontare!».
E poi, il lieto fine, dopo una rocambolesca fuga a causa dell’invasione nazista…
Un film indimenticabile. Un autentico “evergreen”.

Tutti insieme appassionatamente, di Robert Wise, con Julie Andrews, Christopher Plummer, Eleanor Parker, Richard Haydn, Peggy Wood, Anna Lee, Portia Nelson, Ben Wright, Daniel Truhitte, Norma Varden, Marni Nixon, Gil Stuart, Evadne Baker, Charmian Carr, Nicholas Hammond, Heather Menzies, Duane Chase, Angela Cartwright, Debbie Turner, Kym Karath, Usa, 1965, 173 mn.

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.


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