“La Ferrara popolare e democratica non può più aspettare”
La Comune di Ferrara apre il percorso partecipativo
per scegliere dal basso programma e candidati. I partiti possono ancora aderire.
Giovedì 18 ottobre, La Comune di Ferrara ha lanciato pubblicamente una proposta politica precisa ai partiti e alle formazioni ancora riunite al Tavolo dell’Alternativa. Una proposta molto semplice: uscite tra la gente, andate oltre il modo tradizionale di far politica, aggiungete le vostre forze (le vostre idee di programma, le ipotesi di candidature, i vostri iscritti/e ed attivisti/e) e unitevi a questo nuovo processo partecipativo.
In attesa di ricevere una risposta, La Comune di Ferrara ha deciso di dare il via al processo partecipativo, rivolgendosi a tutte le forze attive della società e della politica ferrarese. Questo significa che la porta per i partiti e le formazioni politiche che siedono al Tavolo dell’Alternativa rimane aperta: ognuna di loro potrà accettare l’offerta, assumendo il metodo innovativo e la tempistica proposta.
Sono state pertanto fissate le prime 3 tappe, 3 grandi momenti assembleari di ascolto e confronto, per scegliere sia le linee e gli obiettivi del programma elettorale, quindi per far emergere disponibilità, competenze e candidature, infine scegliere con una votazione popolare la figura del Sindaco/a e della squadra che lo/a affiancherà.
I tappa: domenica 19 novembre: visione e obiettivi principali, principali azioni
II tappa: domenica 3 dicembre: Raccolta candidature e presentazione dei candidati
III tappa: sabato 16 dicembre. Individuazione del candidato/a e della squadra, attraverso una consultazione online su piattaforma trasparente.
La Comune di Ferrara
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La Comune di Ferrara
Commenti (3)
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accelerazione inopportuna! se l’obiettivo è cacciare l’attuale maggioranza che governa la città, questo approccio rischia di creare insensate contrapposizioni e rendere ancora più difficile il lavoro di chi, all’interno del tavolo delle opposizioni, cerca di tenere aperti spazi di dialogo. Il “prendere o lasciare” appare supponente e non tien conto del duro lavoro svolto dal tavolo per favorire l’unica prospettiva di vittoria elettorale, che consiste nella condivisione di un unico programma di massima e di un unico candidato sindaco. una contrapposizione ora tra “duri e puri” e “fanfaroni e intrallazzoni” oltre che essere forzata è controproducente, soprattutto se si considerano le evidenti convergenze programmatiche.
Proveniente dal Tavolo dell’Alternativa (consentita abbreviazione letterale di “Tavolo di Confronto per un’Alternativa di Governo”) s’ode da destra uno squillo di tromba e da sinistra risponde uno squillo” ma d’ambo i lati, dal centro e da sotto, è il tono stonato della solita vecchia musica che “s’avanza e rimbomba”.
Se paragonata alla vera e propria sinfonia proposta in Do maggiore dalla maggioranza che governa oggi Ferrara, quello espresso dall’opposizione corre il rischio di risultare un ritornello in Do minore, un motivetto da avanspettacolo senza varietà o un’operetta di teatro invisibile.
I lavori politici del tavolo hanno prodotto un “Protoprogramma della Protocoalizione (cit.)” e indicato due candidature alla futura carica di Sindaco.
Ora che questo protoprogramma e che queste candidature stanno per essere raccolte dal tavolo per essere poste all’attenzione della “società civile”, il rischio maggiore non è tanto quello -legittimo e inevitabile per chiunque- di annoiarsi e sbadigliare, quanto piuttosto di intristirsi, avvilirsi o, peggio ancora e nel peggiore dei casi, di sentirsi perseguitati in eterno da un certo qual vecchio modo di fare pollitica (certo: con due elle), che ancora tenta di riemergere, che spera di confondere la facciata, che offre becchime politico a polli da allevamento e che, horresco referens, trova il coraggio di imporre sé stessa come utile, giusta, inevitabile e inesauribile.
Parlavo con una cara amica che, da brava persona quale è, spera ancora in una “conversione” dei partiti a un metodo democratico e partecipato: ad aprirsi alla “co-progettazione” e non continuare la passerella della “consultazione”: ti consulto e poi decido come mi pare. Da vecchio lupo di mare gli ho risposto che di conversioni, ricordavo solo di quella di Paolo di Tarso e di Francesco d’Assisi
Anche se … con un Tavolo diviso in due blocchi, un contro l’altro armati, lo Spirito Santo potrebbe darsi da fare.