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da: ufficio stampa Agire Sociale CSV Ferrara

Dove sta andando la revisione del sistema dei Centri di Servizio al Volontariato e quali ricadute avrà sul nostro territorio? Sono i contenuti della Riforma del Terzo Settore al centro dell’Assemblea Provinciale Straordinaria del Volontariato che si terrà sabato 6 dicembre, dalle ore 9.30 alle 12.30, alla Biblioteca Comunale “Giorgio Bassani”, in via Grosoli 42 a Ferrara.

L’incontro pubblico si rivolge alle Organizzazioni di volontariato, alle Istituzioni locali e a tutti i cittadini. Infatti si tratta di un importante momento di confronto sulle ipotesi di revisione del sistema dei Centri Servizi per il Volontariato che si stanno discutendo a livello nazionale e sull’impatto che la Riforma del Terzo Settore potrà avere sulla nostra comunità nei prossimi anni.

Introdurranno i temi in discussione: Mario Ansaloni, Responsabile Sviluppo economia sociale e Coordinamento Terzo Settore Regione Emilia-Romagna: Ipotesi di riforma dei CSV e dei cambiamento in atto; Laura Roncagli, Presidente Agire Sociale: L’attività del CSV sul nostro territorio; Rita Stara, Comitato Paritetico Provinciale ed Osservatorio Regionale del Volontariato: Il modello emiliano romagnolo dei CSV a servizio e a fianco della Comunità, Davide Mancini a nome del Coordinamento dell’Associazionismo di Argenta e di Cento Insieme.
Seguirà dibattito di confronto, raccolta di osservazioni e proposte da parte dei presenti. Coordina e modera i lavori Chiara Bertolasi, Portavoce Forum Terzo Settore della Provincia di Ferrara. Conclusioni di Chiara Sapigni, Assessore alla Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari del Comune di Ferrara

Nel territorio ferrarese sono presenti oltre 400 associazioni di volontariato attive in vari ambiti di attività, in particolare nel settore assistenziale (39%) e sanitario (35%). Agire Sociale è uno dei 78 Centri di Servizio al Volontariato previsti dalla legge nazionale n. 266/1991 e fa parte di un’infrastrutturazione sociale a sostegno del volontariato presente in ogni regione italiana e unica in Europa. Attraverso i suoi servizi e progetti, il sistema dei CSV ha promosso cultura del dono, ha sviluppato reti di associazioni cercando soprattutto di ridurre la frammentarietà del mondo associativo nei territori. Ad oggi sono attive nel nostro territorio le reti dei volontari che operano per il sostegno familiare, il recupero e la distribuzione dei beni alimentari ai meno abbienti, la disabilità e i percorsi di autonomia, il teatro sociale, le fragilità. Ma i tagli progressivi al fondo speciale per il volontariato, e la paventata riorganizzazione dei Centri su scala regionale per tutta la penisola mettono a rischio i CSV attaccando questo sistema al cuore, perché minano proprio l’autonomia locale del volontariato, compromettendo la sua tenuta sociale nei territori. Per info: tel. 0532.205688

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