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da: ufficio stampa Coldiretti

Presentato il dossier di Coldiretti Giovani Impresa in occasione della consegna a Roma degli Oscar Green alle imprese più innovative. È boom di iscrizioni alle scuole di agraria e cresce l’appeal del mondo agricolo per i giovani.

Cresce in controtendenza alla disoccupazione giovanile il numero di under 35 assunti nelle campagne, che ha fatto registrare un incremento record del 14 per cento nel secondo trimestre del 2014 rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. E’ quanto è emerso da una analisi di Coldiretti Giovani Impresa nel Dossier “Nella green economy c’è lavoro per i giovani” presentato in occasione della consegna degli Oscar Green”, i premi per l’innovazione con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Le opportunità di lavoro nel settore agricolo – rileva Coldiretti – riguardano l’intero territorio nazionale ma è più evidente nelle regioni del Centro Italia, dove si registra una crescita boom del 39 per cento, mentre al Nord i giovani occupati sono in salita del 19 per cento.
Più limitato, ma ugualmente positivo, il risultato del Mezzogiorno dove l’aumento è del 2 per cento. Numeri confermati – evidenzia Coldiretti – anche dalle scelte universitarie dei giovani, con una crescita del 72 per cento dall’inizio della crisi per le Facoltà di Scienze agrarie, forestali ed alimentari, che conquistano il primo posto in termini di aumento delle immatricolazioni nell’intero panorama universitario.
La svolta green negli Atenei nazionali emerge – sottolinea la Coldiretti – dalla classifica Datagiovani delle facoltà che guadagnano o perdono più immatricolati nel 2013/2014 rispetto all’inizio della crisi nel 2007/2008. Una tendenzaconfermata – continua la Coldiretti – anche nelle scuole secondarie con gliistituti agrari che fanno segnare un aumento record del 39 per cento nello stesso periodo e il maggior incremento nel numero di iscrizioni.
Non a caso, secondo un sondaggio Coldiretti/Ixe’ il 57 per cento dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (18 per cento) o fare l’impiegato in banca (18 per cento) mentre 4 genitori su 10 consiglierebbero al figlio di fare l’agricoltore. La crescita del numero di giovani lavoratori agricoli è sicuramente in parte il frutto di una maggiore difficoltà a trovare lavoro in altri settori dell’economia come l’industria e il commercio a causa della crisi ma anche – sostiene la Coldiretti – di un rinnovato interesse a trascorrere parte del proprio tempo a contatto con lanatura da parte delle nuove generazione. Non è un caso neppure che più di due giovani italiani su tre (68 per cento) dichiarano di partecipare volentieri alla vendemmia e alla raccolta della frutta secondo Indagine Coldiretti/ixe’.
Un’opportunità resa possibile dal sistema dei voucher che durante l’estate possono servire per remunerare anche i giovani lavoratori dai 16 ai 25 anni di età regolarmenteiscritti ad un ciclo di studi. Un ulteriore incentivo viene – sottolinea la Coldrietti – dalla pubblicazione della circolare Inps e dalla definizione delle istruzioni operative che dal 10 novembre 2014 permettono di accedere alle misure di agevolazione previste dal Decreto “Campolibero” per le assunzioni di “giovani lavoratori agricoli”. E un nuovo segnale incoraggiante per battere la disoccupazione viene anche dal fatto che nel secondo trimestre 2014 – ha ricordato la Coldiretti – c’è stato un aumento del 2,6 per cento nel numero di imprese agricole condotte da giovani under 35 per un totale di 48.620 unitàproduttive.
“Le campagne possono offrire prospettive di lavoro sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea” ha spiegato Moncalvo nel sottolineare che “l’esperienza dimostra che molti giovani hanno saputo riconoscere ed incarnare le potenzialità del territorio trovando opportunità occupazionali, ma anche una migliore qualità della vita”. Ora la sfida – ha aggiunto Moncalvo – è portare il valore della trasparenza nelle filiere fino alla grande distribuzione per garantire a tutti gli agricoltori la giusta redditività””. “In un momento in cui il mercato del lavoro è in crisi ed è venuta meno la stessa idea che l’industria possa dare a tutti un posto, con le situazioni drammatiche cui stiamo assistendo – ha concluso il delegato nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Maria Letizia Gardoni – l’agricoltura moderna e multifunzionale consente oggi ai giovani di avviare un’attività imprenditoriale nella quale esprimere le proprie idee e il proprio vissuto di esperienza e cultura”.

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