L’IDEA
Il fioraio anche di notte
Li ho visti per la prima volta a Mosca, l’anno scorso, colorati, illuminati, spensierati, solitari, allegri e disponibili. Sempre aperti. Sono lì, nelle strade, negli aeroporti, negli ipermercati pronti a dispensare profumo e colori a chiunque, in ogni momento del giorno e della notte, voglia portare un tenero e gentile momento a qualcun altro.
Sono loro, i variopinti distributori automatici di fiori, coloro vengono in aiuto quando il fiorista è chiuso, quando hai fretta e ti sei dimenticato di un avvenimento importante o semplicemente quando vuoi portare un improvviso pensiero gentile. Carino.

All’aeroporto di Sheremetevo, vedi sempre qualche marito o fidanzato accogliere l’amata con un bel mazzo di fiori in mano. Alle cene spesso si portano fiori freschi, così pure ai compleanni. Non importa se a fare gli anni è un uomo o una donna, anche se tendenzialmente si portano alle signore o alle signorine. I fiori sono ovunque qui, anche quando fa freddo, anche quando la neve ricopre, candidamente, luoghi e pensieri, anche quando il termometro affigge, impassibile, il segno meno. Incredibile.
Avere la possibilità di trovare fiori sempre e ovunque è un bel segno di civiltà, un messaggio diretto alla bellezza, alla delicatezza e alla gentilezza. Ci piacerebbe vedere questi distributori anche nelle nostre strade, nelle nostre vie, a dare fioca luce a qualche vicoletto. Gli esteti e i cultori della bellezza del nostro patrimonio si strapperanno i capelli, immaginando la vetrata di un distributore in mezzo a tanta arte. Basterà allora trovare un posto riparato e discreto. Meglio un fiore che sorride da un vetro che un palazzo antico occupato da luccicanti vetrine di McDonald’s. O sbaglio ?

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Simonetta Sandri
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)