BUONGIORNO, LEI E’ LICENZIATA
presentazione del libro di EDI LAZZI alla Biblioteca Popolare Giardino, martedì 15 marzo ore 17,30
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13MARTEDì 15 MARZO ORE 17.30
presso la sede della biblioteca in V.le Cavour 183 Ferrara- piano terra del grattacielo
La Biblioteca Popolare Giardino presenta:
Buongiorno, lei è licenziata
Storie di lavoratrici nella crisi industriale
di Edi Lazzi, segretario FIOM CGIL di Torino
Storie di donne che hanno perso il lavoro, testimonianze di diritti violati, di ricatti, di abusi.
Per cercare cambiamenti a un sistema che penalizza i lavoratori e, soprattutto, le lavoratrici.
La crisi dell’auto e il declino industriale che hanno colpito Torino e il suo hinterland. Gli imprenditori locali che hanno smesso di investire, sono fuggiti e hanno delocalizzato. Una classe politica miope e poco coraggiosa, incapace di gestire adeguatamente il cambiamento. È il contesto in cui si inseriscono le storie di alcune lavoratrici che hanno perso il lavoro e che qui si raccontano. Descrivono la fatica, la rabbia e la disperazione, e come per le donne sia ancora più difficile. Ma raccontano anche la fierezza e la dignità. E ricordano i momenti di lotta, quando sono riuscite a far sentire la loro voce. Perché il lavoro è vita. Con una prefazione di Francesca Re David
Dialogano con l’autore:
Francesca Battista della segreteria CGIL di Ferrara,
Pamela Fiorini delegata Fiom CGIL alla Stellantis VM di Cento (Fe)
Edi Lazzi è segretario generale della Fiom-Cgil di Torino. Entrato in fabbrica come operaio, promuove la costituzione in azienda del sindacato Fiom-Cgil, di cui diventa delegato. In seguito è impegnato come funzionario sindacale nella zona ovest di Torino per poi seguire la Carrozzeria di Mirafiori. Torinese, 50 anni, sposato da 23 e due figli di 20 anni di 19, ha conseguito due lauree una in Scienze Politiche e l’altra in Scienze dell’amministrazione e consulenza del lavoro conseguita alla facoltà di giurisprudenza. È da quando aveva 14 anni che si occupa di politica e di sindacato, prima come militante e attivista poi dai 29 anni, come lavoro a tempo pieno.
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