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Alcuni, tra i partiti e i sindacati, si sono tirati indietro. Dicono che “pace” è una parola ambigua, il sogno utopico degli soliti ingenui. Che bisogna lasciar fare ai capi di stato, che non è questo il momento di far pace, che bisogna continuare a inviare missili all’Ucraina, che il disarmo è una follia. Peccato per loro. Alla manifestazione di oggi a Roma hanno aderito centinaia d organizzazioni, gruppi, chiese, associazioni, sindacato. Da ogni angolo d’Italia. Perché la pace non può attendere. E non ammette deleghe.
(Francesco Monini)

Contro la guerra cambia la vita,
dai una possibilità alla Pace

 

Bisogna fermare la guerra in Ucraina.

Bisogna fermare tutte le guerre del mondo.

Condanniamo l’aggressione e la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina. Vogliamo il “cessate il fuoco”, chiediamo il ritiro delle truppe.

Ci vuole l’azione dell’ONU che con autorevolezza e legittimità conduca il negoziato tra le parti.

Chiediamo una politica di disarmo e di neutralità attiva.

Dall’Italia e dall’Europa devono arrivare soluzioni politiche e negoziali.

Protezione, aiuti umanitari, diritti alla popolazione di tutta l’Ucraina, senza distinzione di lingua e cultura.

Diamo segnali concreti di solidarietà. Ognuno contribuisca all’accoglienza e al soccorso degli Ucraini in fuga.

Costruiamo ponti e solidarietà tra i popoli con la democrazia, i diritti, la pace.

Basta armi, basta violenza, basta guerra! Vogliamo un’Europa di pace.

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Francesco Monini

Nato a Ferrara, è innamorato del Sud (d’Italia e del Mondo) ma a Ferrara gli piace tornare. Giornalista, autore, infinito lettore. E’ stato tra i soci fondatori della cooperativa sociale “le pagine” di cui è stato presidente per tre lustri. Ha collaborato a Rocca, Linus, Cuore, il manifesto e molti altri giornali e riviste. E’ direttore responsabile di “madrugada”, trimestrale di incontri e racconti e del quotidiano online “Periscopio”. Ha tre figli di cui va ingenuamente fiero e di cui mostra le fotografie a chiunque incontra.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it